E' sempre più probabile in Umbria la chiusura delle scuole e l'avvio dalla prossima settimana della didattica a distanza per tutte le classi di medie e superiori.
A chiederlo è il partitio di maggior riferimento per la ginta in consiglio regionale, ovvero la Lega, che in una nota a firma di Stefano Pastorelli, a nome di tutto il gruppo del Carroccio, chiede alla presidente Tesei la chiusura di tutte le scuole medie e superiori dell’Umbria e di “ farsi portavoce presso il Governo dell’impellente necessità di approvvigionamento di fondi indispensabili a sviluppare una strategia efficace per il rafforzamento della didattica a distanza”.“Le responsabilità del Governo in questa fase – afferma Pastorelli - sono evidenti. In tutti questi mesi di lotta contro la pandemia, il premier Conte e il commissario straordinario Arcuri non sono stati in grado dielaborare una strategia efficace per consentire ai nostri ragazzi di andare a scuola in totale sicurezza. Stendiamo un velo pietoso sull’operato della Azzolina che ha fatto spendere centinaia di milioni di euro su inutili banchi a rotelle e non ha investito un solo centesimo sul rafforzamento della didattica a distanza, sul potenziamento degli strumenti digitali, sull’approvvigionamento di materiale didattico innovativo e sullaformazione dei docenti. È soltanto grazie all’impegno e alla dedizione degli insegnanti, degli operatori e dei dirigenti scolastici, se la situazione non è diventata esplosiva ancora più di quello che è oggi”.“Le responsabilità – prosegue - sono anche del ministro De Micheli per quanto riguarda i trasporti pubblici. Riceviamo ogni giorno centinaia di segnalazioni relative ad assembramenti nei mezzi di trasporto pubblici, da everso le strutture scolastiche. La Regione Umbria ha fatto la sua parte, limitando gli accessi ai mezzi e intensificando le corse, ma su questo settore, seppur strategico per il contenimento dei contagi, notiamol’imbarazzante assenza del Governo. Continui focolai stanno scoppiando nelle scuole di ogni territorio, in Umbria come in ogni altra regione italiana, e questo è un dato di fatto che testimonia la totale incapacità eapprossimazione di questo Governo nel gestire l’emergenza”.“Per tali motivi – conclude - riteniamo non più rinviabile, da parte della Giunta, la totale e immediata chiusura delle scuole secondarie di primo e di secondo grado (medie e superiori) di tutta la regione. Allo stesso tempochiediamo alla presidente Donatella Tesei di farsi portavoce presso il Governo, dell’impellente necessità di approvvigionamento di fondi indispensabili a sviluppare una strategia efficace per il rafforzamento dellaDAD (didattica a distanza), consentendo a tutti gli alunni, in ogni territorio e in ogni angolo dell’Umbria, il diritto allo studio costituzionalmente riconosciuto”.