Sono una ventina i trattori "segnalati" dagli agricoltori per raggiungere Castelluccio di Norcia per la semina della lenticchia. In attesa della riunione di domattina a Norcia con l'assessore regionale all'agricoltura, Fernanda Cecchini, i coltivatori del piccolo borgo distrutto dal sisma stamani hanno consegnato in Comune la documentazione necessaria qualora si decidesse di trasferire i mezzi attraverso la galleria di Forca Canapine, che per l'occasione verrebbe riaperta sotto stretta vigilanza di Anas. Il trasporto delle seminatrici e delle sementi resterebbe a cura dell'Esercito. "Ora speriamo di trovare la soluzione per evitare di percorrere ogni giorno 90 chilometri in andata e altrettanti al ritorno con le macchine", dice Gianni Coccia, portavoce degli agricoltori. "Se sara' totalmente impossibile - precisa - riaprire le strade piu' brevi, devono assolutamente garantirci l'apertura dei due residence ancora agibili a Castelluccio, cosi' da poterci trascorrere la notte senza dover per forza tornare a valle". Intanto per qualche imprenditore agricolo la semina della lenticchia sta diventando un ulteriore problema e il perche' lo spiega lo stesso Coccia che, poi, propone anche una soluzione: "Alcuni agricoltori hanno anche il bestiame che adesso si trova a Norcia e quindi salire a Castelluccio per la semina e accudire le bestie contemporaneamente diventa impossibile, ma noi faremo di tutto per aiutare questi agricoltori-allevatori: alla loro semina pensera' chi non ha il bestiame, in questi momenti e' fondamentale aiutarsi a vicenda". Intanto continua il presidio degli agricoltori nella zona industriale di Norcia, almeno fino all'incontro con la Regione Umbria.