Resta avvolta nel caos la situazione in Serie B e Serie C in vista della formulazione di gironi, calendari e sulla data di inizio dei campionati: ieri è andato in scena un incontro a Roma tra i capitani delle 19 società calcistiche di B e i vertici dell’Assocalciatori. Un eventuale sciopero alimenterebbe ancor di più la situazione di precarietà e tutto ciò non fa che preoccupare il commissario straordinario della Figc, Roberto Fabbricini, il quale ha dichiarato come: “Un eventuale sciopero non farebbe bene al calcio”.
La spaccatura comunque è netta: i giocatori chiedono di tornare a 22 squadre mentre il fronte dei club mette pressione per far naufragare l’ipotesi di uno sciopero, facendo partire il campionato, che dovrebbe iniziare il 24 agosto con Brescia-Perugia. Inoltre diverse società di serie C pressano per lo sciopero e quindi avere maggiore tempo per ricorsi e controricorsi. “Riteniamo opportuno rinviare le due partite e aspettare il Collegio di Garanzi del Coni, anche perchè cambiare il format in corsa è un precedente da evitare ” ha confermato nel corso della riunione il presidente dell'Assocalciatori, Damiano Tommasi. Dopodomani è peraltro in programma l'assembra dei club di C, originariamente predisposta per diramare gironi e calendari che al momento restano congelati.
A far da contraltare il patron del Perugia, Massimiliano Santopadre che ha tuonato: "I tempi del campionato non li decide l'AIC assocalciatori: venerdì sera giocheremo regolarmente la nostra prima gara di stagione a Brescia. Le società di B hanno accettato il nuovo format".
Intanto domani il direttivo di Legapro si riunirà: doveva farlo per diramare gironi e calendari ma probabilmente sarà tutto rinviato al 7 settembre, quando è attesa la pronuncia del Collegio di Garanzia del CONI sui possibili ripescaggi.
Scommettere oggi che venerdì prossimo la B partirà davvero, potrebbe rivelarsi un azzardo.