In Umbria in seguito alla crisi sismica cominciata un anno fa, sono stati messi in sicurezza 35 edifici storici per una spesa gia' finanziata di oltre 4 milioni di euro. Si e' poi lavorato sul recupero di 5.300 beni mobili prelevati dalle chiese che hanno subito crolli. Dati forniti da Marica Mercalli, soprintendente ai Beni culturali, tracciando un bilancio del lavoro svolto negli ultimi 12 mesi. "Il patrimonio artistico - ha detto Mercalli - e' tutela della storia, delle radici e delle tradizioni e l'attaccamento che ha dimostrato la comunita' verso di esso, e' proprio il senso del lavoro che abbiamo svolto". La soprintendente ha quindi reso noto che sul recupero di 120 dei beni mobili prelevati dalle chiese hanno lavorato i restauratori dell'Istituto di conservazione, restauro e ricerca di Firenze. A breve - e' stato annunciato - comincera' la ricostruzione dagli edifici gia' messi in sicurezza. "Stiamo mettendo a punto i progetti - ha detto Mercalli - con l'ingegner Paolo Iannelli, direttore della nuova struttura del MiBact. Sara' una fase piu' lenta, perche' se un intervento di restauro e' fatto bene, con criteri antisismici, dara' garanzia di conservazione anche in futuro".