ll consigliere regionale Andrea Smacchi (Partito democratico) annuncia una interrogazione alla Giunta per “conoscere i tempi, rispetto alla concreta ridefinizione delle aree contigue del Parco del Monte Cucco, dopo le intese, i lavori preparatori e dopo la mia interrogazione del 10 febbraio 2017". “Nel 2012" -ricorda Smacchi-" il Consiglio regionale approvò una proposta di legge che portava, oltre alla mia firma, quella dei consiglieri Massimo Buconi, Andrea Lignani Marchesani, che chiedeva, sostanzialmente alla Giunta di attivare la procedura per la ridefinizione delle aree contigue dei Parchi regionali, e a seguito degli incontri avvenuti tra le amministrazioni comunali e gli uffici regionali si è finalmente arrivati alla formulazione di una proposta di modifica della zonizzazione del Parco del Monte Cucco ed all'eliminazione dell'area contigua che ha visto soddisfatte le necessità e le aspettative dei Comuni interessati". "La Regione"- prosegue Smacchi-" ha dato quindi seguito al deliberato del Consiglio ed ha accolto il documento unitario a firma dei Sindaci dei quattro Comuni che prevedeva la revisione dei limiti dell'area parco e la ridefinizione dell'area contigua”. "Nel corso del 2016- si sono susseguiti diversi incontri informali volti a concordare le proposte delle amministrazioni comunali con le necessità degli uffici regionali alla luce dei quali è stata prodotta una proposta di modifica della zonizzazione del Parco e di eliminazione dell'Area Contigua che ha soddisfatto le necessità di tutti i soggetti coinvolti". "Nella mia ultima interrogazione di febbraio 2017 già chiedevo di conoscere tempi e procedure attinenti alla riperimetrazione del parco del Cucco, al fine di dare risposte certe ad un tema che va avanti da troppo tempo, le istituzioni locali e i cittadini che risiedono nel parco chiedono chiarimenti e risposte legittime e non più rinviabili per poter programmare le proprie attività". "L'area contigua del Parco del Monte Cucco ha una superficie di ben 6400 ettari su 10 mila ettari di superficie complessivi dell'intero parco; la necessità di procedere ad una riperimetrazione è evidente". "Il parco" - conclude Smacchi-" rappresenta una grande risorsa per i residenti e per l'Umbria intera e la ridefinizione delle aree sarà l'occasione per rilanciare l'idea e il valore di un territorio bellissimo, di alta valenza ambientale, che farà ripartire l'economia locale e ridarà fiducia e nuove prospettive alle comunità locali".