"E' necessario che la Regione Umbria in tema di protesi e ausili terapeutici - dichiara Smacchi - garantisca un'assistenza differenziata per le persone affette da patologie o disabilità gravi al fine di migliorare i servizi e abbassare i costi a carico del sistema sanitario regionale". "Si tratta di pazienti"- continua Smacchi - "che hanno gravi difficolta' e per questo necessitano di un sistema di assistenza specifica e personalizzata che si prenda cura di loro rispettando il principio di libera scelta del paziente". "Il Decreto di Aggiornamento dei LEA" - dichiara Smacchi -" di cui all’allegato 5 del DPCM 12.1.2017, aggiorna anche la disciplina dell'assistenza protesica, contenuta nella legge 322 del 1999, che regola le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale e definisce la disciplina dell'assistenza protesica e i dispositivi ausiliari ammessi". "E' necessario puntare" - secondo Smacchi -" su un nuovo modello di assistenza che attraverso la differenziazione delle necessità permetta, da un lato, di risparmiare rispetto ai cd. acquisti generici e dall'altro di garantire una assistenza personalizzata e appropriata a tutte quelle persone affette da patologie molto complesse che richiedono per la cura la fornitura di protesi e ausili terapeutici". "A questo proposito" - conclude Smacchi - "ho presentato un'interrogazione alla Giunta Regionale per sapere quali azioni intende mettere in atto al fine di garantire un sistema di assistenza e di fornitura degli ausili terapeutici per patologie e disabilità gravi che sia ancor più rispondente alle esigenze e necessità dei nostri pazienti in considerazione anche delle nuove disposizioni in materia di assistenza protesica".