Smascherata la banda dello spaccio a Città di Castello

In 25, tutti di Citta' di Castello e di eta' compresa tra i 18 e i 25 anni, hanno confermato alla polizia del locale commissariato che negli ultimi due anni avevano acquistato dosi di hascisc da tre persone, una donna e due giovani. La donna e uno dei due giovani, un ventenne di Gualdo Tadino residente nel capoluogo altotiberino, erano gia' stati arrestati nei mesi scorsi: risale invece a due giorni fa l'arresto del secondo giovane, un tifernate di 22 anni (ora ai domiciliari) che vive nel centro storico della citta' e che - secondo gli investigatori - avrebbe anche coordinato le attivita' di spaccio degli altri due presunti pusher. Con questo terzo arresto, gli uomini del commissariato di Citta' di Castello (diretti da Marco Tangorra - nella foto) ritengono di aver posto fine ad un'attivita' di spaccio che andava avanti da diversi mesi e durante la quale sarebbero stati smerciati oltre otto chilogrammi di hascisc di una qualita' che - secondo le analisi svolte dai carabinieri sulla sostanza sequestrata nei precedenti arresti - in Umbria non era mai arrivata, con un principio attivo cinque volte superiore a quello medio messo in vendita e, per questo, con un prezzo di 20 euro a dose. Hascisc da intenditori - ha sottolineato la polizia in una conferenza stampa - di cui gli assuntori, giovani del posto, si approvvigionavano nel centro storico tifernate, acquistandone tre o quattro grammi a settimana. La polizia ha anche spiegato che nella casa del giovane arrestato due giorni fa (il sostituto procuratore titolare dell'inchiesta, che andava avanti da quattro mesi, e' Giuseppe Petrazzini) non sono state trovate sostanze stupefacenti: c'erano invece un bilancino di precisione e una sorta di rudimentale serra dove il 22enne stava facendo crescere dei semi di peperoncino.