Compensi incentivanti e spese anomale per progetti e viaggi scolastici. La Procura della Corte dei Conti ha chiuso le indagini sulla gestione dell'istituto scolastico Mazzatinti di Gubbio relativa al periodo di reggenza del dirigente Dario Missaglia, chiamandolo, insieme all'ex direttrice dei servizi amministrativi Anna Maria Monacelli, a rispondere per danno erariale per complessivi 68 mila euro. L'udienza ieri davanti al presidente del collegio giudicante Salvatore Nicolella, nel ruolo dell'accusa il sostituto procuratore Pasquale Principato mentre per le difese erano presenti gli avvocati Mario Bruto Santini e David Ronchetti .
Le indagini sulla gestione economica dell'istituto scolastico Mazzatinti di Gubbio da parte di Missaglia e Monacelli iniziarono nel settembre 2012 con l'ingresso della nuova dirigente scolastica Maria Marinangeli che recepì un documento del revisore dei conti della scuola, in cui erano evidenziate della incongruità nei pagamenti. Ne seguirono due ispezioni da parte dell'Ufficio scolastico regionale e una del Ministero dell'economia e delle finanze; fu la relazione di quest'ultimo a convincere il dirigente scolastico a presentare un esposto alla Procura della Repubblica e a quella presso la Corte dei Conti , seguendo le indicazioni di procedura indicate dell'Ufficio scolastico regionale. Ne scaturirono due inchieste che in questi anni hanno passato al setaccio i conti della scuola. Tra i punti contestati, in particolare dalla Procura della Corti dei Conti, voci di spesa indicate come "compensi incentivanti", ma anche mandati di pagamento per sostenere spese ritenute "anomale" su progetti di alternanza scuola lavoro, viaggi e docenti.
Per la verità, il processo in sede penale si è concluso nel luglio del 2017 con l'archiviazione "per infondatezza delle notizia di reato" richiesta dallo stesso pubblico ministero Abbritti e recepita dal Gip D'Andrea. Il processo in sede contabile è proseguito fino all'udienza di ieri con la richiesta di risarcimento da parte della Procura per 68 mila euro.
Le difese di Missaglia e Monacelli hanno però voluto sottolineare la rilevanza dell'archiviazione del caso in sede penale, che di fatto smonta in ogni sua parte il castello di accuse, ma anche – sostiene testualmente l'avvocato Mario Bruto Santini che cura la difesa della dottoressa Monacelli – l'assurdità di una situazione in cui il revisore di conti che approvò i bilanci dell'amministrazione Missaglia con parole di piena approvazione, poi con l'avvicendarsi della dirigenza scolastica, abbia sollevato rilievi su quegli stessi conti".
Non resta che attendere la sentenza in sede di giustizia contabile.
Gubbio/Gualdo Tadino
15/03/2018 11:05
Redazione