E' l'ultimo anno di mandato amministrativo quello che Filippo Stirati sindaco di Gubbio ha davanti a sé, una tirata finale che guarda già al 2019 quando si tornerà alle urne e la sua disponibilità a guidare la coalizione, che lo ha già sostenuto nel 2014, è dichiarata nel nome di progetti avviati e da concludere. " Cinque anni non sono sufficienti, con tutti i vincoli che la burocrazia impone, a portare a termine piani e progetti di ampio respiro come quelli che abbiamo avviato - afferma Stirati al microfono di TRG - Mi piacerebbe, senza essere tacciato di personalismo, proseguire quanto è stato avviato. Nel 2014 fu chiamato in causa a guidare una coalizione e mi misi a disposizione. Se quella coalizione e che vorrà entrare da qui al prossimo anno lo vorrà, io sono pronto"
Le amministrative 2019 però arrivano dopo lo tsunami delle politiche 2018 e se è vero che i piani sono diversi, se è vero che il voto locale rispetta logiche diverse da quello nazionale, non sfugge ai più che qualcosa è cambiato. Stirati lo sa, lo legge nei social che vomitano rabbia e rancore verso la politica, lo vede nell'impennarsi anche a Gubbio del voto alla Lega che raggiunge il 17 % , lo sente nei discorsi di chi non si vede più rappresentato dal centro sinistra.
Il monito di Stirati, che sostiene da fuori la lotta intrapresa dai sindaci del Pd, i cosidetti anarchici, che si sono ritrivati domenica 11 marzo a Sant'Andrea d'Agliano , è rivolto alla dirigenze regionali del Partito Democratico: bisosgna cambiare, tornare a parlare con la gente, uscire dalle logiche delle correnti , rinnovare ma non in senso solo anagrafico le dirigenze, abbandonare l'idea di partito come ricettacolo di tessere. " Tutte cose - sottolinea - Già dette cinque anni fa ma vissute dal Pd come un'eresia".
Un'eresia anche a livello locale se non si riuscì a costruire una coalizione per amministrare , un'eresia che ora va superata.
Il progetto politico amministrativo di Stirati resta quello del 2014: sviluppo sostenibile, salvaguardia ambientale, incardinata su democrazia, legalità, dialogo, partecipazione, politiche a misura dei più deboli. Una piattaforma in realtà in cui potrebbero riconoscersi tutti , partiti e non che verrà presentata alla società , non escluso al Pd anima gemella naturale, mentre più difficile pensare ad una coalizione con i 5 stelle. " Con i Cinque stelle ci divide una visione importante della democrazia, dei rapporti con l'Europa, con gli immigrati. Possiamo incontrarci a livello locale su temi come ambiente sostenibile, rifiuti, legalità, ma da qui a parlre di una coalizione ce ne vuole".
Intanto nei prossimi mesi riprenderanno gli incontri dell'amministrazione comunale sul territorio : vogliamo ascoltare ha detto Stirati , predendoci anche le nostre responsabilità su ciò che non è stato fatto, ma anche raccontare quanto sia stasto spesso difficile operare tra vincoli e lacci che la burocrazia italiana impone
Gubbio/Gualdo Tadino
16/03/2018 15:19
Redazione