Studentessa aggredita a Perugia, la polizia ferma un marocchino

Un marocchino di 30 anni e' stato fermato dalla polizia di Perugia che lo ritiene responsabile di un tentativo di violenza sessuale ai danni di una studentessa russa venticinquenne ferita al braccio da una coltellata. L'episodio e' avvenuto nella notte tra mercoledi' e giovedi' nel centro storico del capoluogo umbro. L'aggressione - secondo quanto riferito stamani in una conferenza stampa in questura - e' iniziata in via Pinturicchio ma l'indagato e' stato bloccato nel suo appartamento in corso Bersaglieri.L'identificazione e' stata possibile grazie all'analisi dei filmati delle telecamere di sorveglianza, visionate dagli agenti del posto fisso. Secondo quanto ricostruito dal commissario capo Adriano Felici, dirigente della squadra volante, il nordafricano ha iniziato a molestare la giovane, invitandola a seguirlo, finche' ha estratto il coltello. La studentessa, iscritta all'Universita' per stranieri, sarebbe stata toccata alla schiena e al braccio, quindi ferita con un coltello all'avambraccio dal nordafricano che si sarebbe tagliato durante la colluttazione. Quando la polizia e' andata nell'appartamento del nordafricano ha notato alcune tracce di sangue nell'androne del palazzo e sulle scale. Gli investigatori avevano deciso di forzare la porta, poi il giovane ha aperto: nel monolocale sono state notate altre tracce di sostanza ematica sul letto e sui jeans. La vittima in questura ha riconosciuto nel marocchino il suo aggressore, fermato su ordine del pm Paolo Abbritti con le accuse di tentata violenza sessuale e lesioni personali aggravate. Dopo essersi divincolata, la studentessa russa si era rifugiata a casa del suo fidanzato.