Il peggio è arrivato. Annunciato, si è presentato puntuale a fine agosto. Il 28 del mese l'azienda Tagina ha comunicato ai sindacati l'avvio della procedura di mobilità per 48 lavoratori. Si tratta di personale in esubero rispetto all'attività dell'azienda che oggi ne conta 150 a libro paga. Non si esclude che con l'attivazione del secondo e terzo forno alcuni di loro saranno richiamati, ma al momento la situazione impone la mobilità. Il problema è legato al fatto che Tagina si trova in amministrazione straordinaria; il gruppo che l'ha rilevata lo scorso aprile, composto dalle laziali Circular Ceram srl e Pro Business, risponde del proprio operato al Tribunale presso cui i precedenti soci avevano aperto la fase concordataria per evitare il fallimento. Di conseguenza non è consentito a Tagina di aggravare la situazione debitoria e in assenza di cassa integrazione, provvedimento di cui si è fatto ampiamente uso negli anni indietro tanto da esautorare il pacchetto, l'unica via resta licenziare quei lavoratori attualmente non attività. Una colpo durissimo per 48 famiglie, quasi tutte di Gualdo Tadino . La speranza si appunta al 10 settembre quando finalmente azienda, Regione, sindacati saranno ricevuti dal Ministero del Lavoro per trovare una soluzione al problema. Dopo la mobilitazione di questi giorni, qualcosa si è mosso e quanto meno è stato convocato un tavolo . Il finanziamento per garantire la cassa ai 48 lavoratori c'è già, lo ha messo sul piatto la Regione Umbria , serve tuttavia l'autorizzazione del Ministero che potrebbe essere data, secondo i tecnici della Regione Umbria, facendo leva sull'accordo di programma delle aree di crisi ex Merloni. “E' essenziale – afferma oggi Euro Angeli del Filctem Cgil Perugia – che dall'incontro del 10 settembre arrivi una soluzione concreta che permetta ai lavoratori di manteneere il loro posto di lavoro e uscire dall'attuale fase di totale incertezza”. Tra le ipotesi a cui si sta lavorando, quella di organizzare per il 10 settembre un presidio dei lavoratori sotto la sede del Ministero a Roma.