Non sono bastati gli incontri di inizio settimana tra management della Tagina ceramiche d'arte di Gualdo Tadino e Gambini Group di Sassuolo per chiudere l'accordo di vendita dagli uni agli altri. Le parti si riservano ancora qualche giorno per definire un possibile contratto. Nel frattempo la Tagina sarebbe in procinto di presentare al tribunale un concordato in bianco per dichiarare, in buona sostanza, la sua volontà di pagare tutti i creditori appena avrà in mano un piano industriale di rilancio. Piano industriale che potrebbe essere quello nato dall'accordo con l'imprenditore modenese al netto della risoluzione di riserve che ancora permangono.
Intanto alla Tagina resta interrotta la produzione: si effettuano solo alcune spedizioni, quelle strettamente necessarie. Il sindacato ha presentato istanza di cassa integrazione per i dipendenti , circa 166 quelli ancora dentro, con richiesta all'Inps del pagamento diretto da parte dell'istituto. Al momento dunque i lavoratori non percepiscono stipendio e, salvo due acconti su novembre e sulla tredicesima, sono rimasti indietro di tre mensilità. Clima tesissimo nell'ultima assemblea di fabbrica tenuta in settimana: lo stallo evidentemente non giova .