Privacy inesistente e denuncia alla Garante preposto.
A scrivere alla redazione di Trg è una persona di Gualdo Tadino ( di cui si omette il nome per tutela della riservatezza su un dato sensibile come lo stato di salute ) che segnala in una lettera la situazione che un utente , costretto a fare un tampone, si trova ad affrontare presso gli ambulatori Asl di Gualdo.
"Come altri vari cittadini in questi giorni - afferma la nota - sono stata giustamente convocata per la realizzazione del tampone COVID da parte dalla ASL n.1, secondo attuale protocollo standard nell’ambito delle misure di contenimento dell’infezione da COVID-19.
L’invito era a recarsi ad orario prefisato presso la palazzina rosa, ma mai avrei potuto immaginare che la fila delle persone in attesa di tampone fosse all’aperto, tra un parcheggio ed a ridosso della strada con macchine che passavano. Nè potevo prevedere che l’esame si svolgesse da una piccola finestrella, all’aperto, semi aperta davanti a passanti ed alla intera fila delle persone, senza alcun rispetto della privacy, con particolare riferimento al dato sensibile. In fila come animali da baracconi sotto gli occhi indiscreti di passanti, obbligati a fare un test imbarazzante (causa spesso conati) davanti a tutti (non mi riferisco in alcun modo alla successive e necessarie azioni in caso di tampone positivo, ma soltanto alla difesa della privacy per la realizzazione dell’esame)".
La signora si rivolge ai dirigenti Asl e al sindaco della città, come primo referente per la salute pubblica, perchè intervengano immediatamente.
"Profondamnete indignata - conclude la nota - si invierà lettera al Garante per la Privacy con allegata documentazione fotografica."
Gubbio/Gualdo Tadino
06/10/2020 08:45
Redazione