I senzatetto sono tanti, e di questi, secondo le stime fornite dalla sezione Polfer di Foligno, dieci sono quelli che abitualmente sostano di notte nei locali della stazione di Foligno tra coperte e cartoni accatastati ma in queste giornate invernali è tanto anche il freddo. Proprio a causa delle temperature che scendono vertiginosamente di ora in ora i volontari della Caritas diocesana di Foligno hanno deciso di instaurare il progetto del “Binario della solidarietà”, che porterà ogni settimana i volontari della Caritas diocesana di Foligno alla stazione ferroviaria per dare assistenza e sostegno alle persone che ogni notte si riparano lì sfidando freddo, gelo ed intemperie.Quest'iniziativa, portata avanti già da tante altre città italiane, ha preso avvio da questo mese anche a Foligno, con il prezioso supporto della Polfer e delle Ferrovie dello Stato. Mauro Masciotti, direttore dell'organismo pastorale di Foligno, spiega come questa sia un' iniziativa a cui si è iniziato a pensare già dalla fine dell' anno precedente, avendo chiara la situazione di disagio che molte persone senza fissa dimora vivono; lo scopo è proprio quello di cercare di avvicinarle e di aiutarle in maniera concreta, “in primis offrendogli la possibilità di trascorrere la notte in un posto caldo e in secondo luogo fornendogli i beni di prima necessità come cibo e vestiario”, conclude lo stesso.Le strutture convenzionate all'ente si tengono quindi sempre pronte ad accogliere chi ha bisogno e nei prossimi giorni verrà fissato un giorno in stazione in cui queste persone potranno incontrare i volontari.Gli uomini del sovrintendente Alessandro D'Antoni hanno già provveduto a redigere un censimento in modo che la macchina dei soccorsi possa essere più efficiente nel momento del bisogno per queste persone bisognose, per la maggior parte uomini e donne sopra la cinquantina che vivono da anni in strada.“Purtroppo sappiamo che questo fenomeno a Foligno non riguarda solo la stazione di Foligno ma anche altre zone. Ed è per questo che in futuro pensiamo di allargare il nostro operato di assistenza e ascolto anche in altre aree”, conclude il direttore Mauro.