“…Suo figlio è stato arrestato per aver provocato un incidente grave ed era completamente ubriaco e senza assicurazione”. Con queste parole, dette al telefono, un finto Maresciallo dei Carabinieri raggirava le vittime di turno facendo credere che il congiunto si trovava in seri guai con la giustizia e che, se volevano evitargli la prigione avrebbero dovuto pagare immediatamente una multa ad un uomo di fiducia, avvocato o assicuratore, a secondo dei casi, che sarebbe andato a casa loro - a breve - a prelevare il contante. In questo modo le vittime, in preda al panico per le violenze psicologiche messe in atto dai malviventi, ma soprattutto per supportare cari, accettavano di consegnare quanto in loro possesso, denaro ed oggetti in oro, persino la fede nuziale, per salvare il congiunto dal sicuro arresto. Solo dopo l’arrivo del figlio, ignaro di tutto, si accorgevano di essere stati raggirati. Unica cosa da fare rivolgersi ai Carabinieri, quelli veri, per denunciare la truffa. A seguito delle varie querele, i militari della Stazione Carabinieri di Gubbio, iniziavano un’attività info-investigativa, relazionandosi anche con altre Stazioni del territorio nazionale, riuscendo ad acquisire fotografie di soggetti, tutti provenienti da Napoli, dediti a questo tipo di truffa. A seguito di riconoscimento fotografico da parte delle vittime di questo Comune, era possibile identificare un uomo di anni 22, presentatosi come assicuratore in occasione di due truffe avvenute nel mese di dicembre 2015 e un altro di anni 37, responsabile della truffa e, di una tentata truffa, avvenute lo scorso mese di febbraio, riuscendo, in quest’ultimo caso, a recuperare l’intera refurtiva dal valore di circa € 6.000,00.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/03/2016 15:50
Redazione