"Negli ultimi anni, caratterizzati dalla grande crisi internazionale, le presenze turistiche dell'Umbria si sono attestate sulla soglia dei 6 milioni, con un tendenziale aumento degli arrivi e una diminuzione della permanenza media": e', questo, uno dei passaggi del Documento di indirizzo strategico per il turismo 2014-2016, che l'assessore regionale Fabrizio Bracco ha illustrato stamani nella seconda commissione del consiglio regionale.
"Nei prossimi tre anni - ha detto Bracco - si lavorera' molto sullo sviluppo tecnologico e l'innovazione per le imprese turistiche, con il nuovo portale turistico e il sistema delle
app. Per promuovere l' Umbria si punta sulla qualita' ambientale e su quella delle strutture e dell'enogastronomia; per questo il Documento vuole aiutare il sistema delle imprese a migliorare adeguandosi a questi standard".
"Dal quadro generale - ha spiegato Bracco - emerge che mentre i flussi turistici a livello internazionale aumentano, purtroppo l'Italia stenta a cogliere queste opportunita'. Anche l'Umbria subisce gli effetti di questo andamento negativo per il Paese: i dati dal 2007 al 2012 dimostrano che la nostra regione, nonostante tutti gli sforzi, 'vivacchia'. Il 2007 e' stato l'anno di svolta, in cui sono stati raggiunti i 2 milioni 193 arrivi e i 6 milioni 253 mila di presenze. Poi con la crisi la situazione si e' congelata fino al 2009, quando siamo tornati a un milione 977 mila arrivi e 5 milioni 624 mila presenze. Nel 2010 il trend era tornato positivo e nel 2011 eravamo quasi tornati ai livelli del 2007. Poi il precipitare della crisi, con difficolta' particolari del mercato interno, ha fatto scendere i dati fino
al 2012. Nel 2013 e nel 2014 c'e' stata una leggera ripresa. Il 2013 vede una sostanziale tenuta della regione, confermata dai primi sette mesi del 2014: fino a luglio (ultimo dato disponibile) abbiamo un incremento del 5,42 per cento delle presenze e un decremento dello 0,9 per cento delle presenze. Questo significa che arrivano piu' turisti ma si fermano meno tempo. Fino a maggio 2014 avevamo dati molto positivi, con un incremento del 27 per cento del turismo straniero, che sono stati riassorbiti a giugno e luglio, i mesi della pioggia".
"Il Documento - ha continuato Bracco - evidenzia dati interessanti sui flussi turistici, a partire da quali sono i territori preferiti dai turisti. Perugia, Assisi e il comprensorio del Trasimeno raccolgono quasi la meta' del turismo umbro. Tutto il resto se lo dividono l'Alto Tevere, l'Eugubino, la Fascia appenninica, la Valnerina (che e' in forte crescita),
il Narnese-Amerino, l'Orvietano e il Tuderte. Nei primi sette mesi di quest'anno vediamo che la Valnerina e' in forte crescita sia per gli arrivi che per le presenze, l'Assisano e' positivo per arrivi ma meno per presenze. Drastica contrazione dell'Alta valle del Tevere. Discretamente bene il Folignate per gli arrivi, l'Eugubino va bene per gli arrivi e tiene per le presenze. Grande exploit dell'Orvietano che ha avuto un aumento del 21 per cento di presenze e del 3,9 per cento degli arrivi". "Altri dati importanti che si trovano nel documento - ha sottolineato Bracco - sono le aree di provenienza dei turisti.
Per l'Italia si confermano le tendenze consolidate: Lazio, Lombardia e Campania. Il nostro e' un turismo prevalentemente di week end e di ponti lunghi. Aumentano le regioni vicine, Toscana ed Emilia-Romagna, diminuiscono quelle lontane: con la crisi il raggio di spostamento delle persone e' piu' corto, una tendenza del dato nazionale che si riflette nella nostra regione.
Per gli stranieri, Paesi Bassi, Germania, Usa e Belgio si confermano i quattro paesi da cui provengono prevalentemente i turisti. Per questo stiamo attivando, in via sperimentale, due 'antenne', una per il Nord Europa e una a New York, che operino in loco, lavorando per una presenza continua dell'Umbria in quei mercati, con la promozione dei suoi eventi, delle sue manifestazioni e delle sue eccellenze, con una campagna mirata e costante per attirare i turisti di quelle zone. I cinesi aumentano ogni anno del 17 per cento per gli arrivi e del 19 per cento per le presenze. Ancora sono solo 40 mila l'anno (mentre, ad esempio, gli statunitensi sono 90 mila) ma se continua questo trend la Cina puo' diventare un 'Paese obiettivo'. Per questo abbiamo avviato con il Lazio e con Roma Capitale un accordo per costruire pacchetti turistici dedicati alla Cina che mettano insieme i due territori".
Perugia
24/09/2014 19:11
Redazione