Mercoledì 30 gennaio Umbertide ha ricordato Donato Fezzuoglio, l'appuntato dei carabinieri medaglia d'oro al valor militare, che perse la vita tredici anni fa nel tentativo di sventare una rapina ai danni del Monte dei Paschi di Siena in via Andreani. La cerimonia è iniziata con la deposizione delle corone di alloro alla lapide eretta nel luogo in cui il militare fu colpito a morte, dove questa mattina autorità militari e civili, studenti e cittadini umbertidesi si sono stretti intorno al dolore della vedova, Emanuela Becchetti e del figlio Michele. Erano presenti il sindaco del Comune di Umbertide Luca Carizia, il comandante della Legione Carabinieri Umbria generale Massimiliano Della Gala, il comandante provinciale colonnello Giovanni Fabi, il comandante della Compagnia di Città di Castello maggiore Giuseppe Manichino, il maresciallo Antonio Raganato, comandante della stazione dei Carabinieri di Umbertide, il questore di Perugia Giuseppe Bisogno, il prefetto di Perugia, Claudio Sgaraglia, rappresentanze delle associazioni combattentistiche e dell'Arma. Hanno preso parte alla cerimonia anche il vicesindaco Annalisa Mierla e l'assessore Alessandro Villarini, il vicesindaco del Comune di Città di Castello, Michele Bettarelli, l'assessore del Comune di San Giustino, Elisa Mancini, il vicepresidente dell'Assemblea legislativa dell'Umbria, Valerio Mancini e una rappresentanza della Provincia di Perugia. Al termine della toccante cerimonia in via Andreani hanno preso la parola il sindaco Carizia e il generale Della Gala. Dopo aver salutato i familiari di Fezzuoglio e le autorità presenti, il sindaco Carizia ha affermato: “Tredici anni senza Donato sembrano un’eternità: quel gelido, tremendo e maledetto pomeriggio del 30 gennaio 2006 resta ancora uno dei momenti più tragici della nostra città. Donato è caduto eroicamente mentre svolgeva il suo dovere, per difendere tutti noi e il suo sacrificio deve essere d’esempio per tutti. Con una frase del generale Carlo Alberto Dalla Chiesa voglio ringraziare sentitamente tutti gli uomini dell’Arma dei Carabinieri e delle forze dell’ordine, quotidianamente impegnati per garantirci sicurezza e tranquillità: 'Certe cose non si fanno per coraggio, si fanno solo per guardare più serenamente negli occhi i propri figli e i figli dei nostri figli'. Carissimo Michele, il cognome che porti con orgoglio è un'altra medaglia che con fierezza avranno l'onore di esibire i tuoi figli e i tuoi nipoti. Ti auguro con tutto il cuore di poter realizzare i tuoi sogni”. Nel suo intervento il generale Della Gala ha ringraziato calorosamente le scolaresche e le autorità intervenute, nonché tutti coloro che si adoperano affinché il sacrificio del militare non venga mai dimenticato. Successivamente, presso la Chiesa di Cristo Risorto si è tenuta la cerimonia religiosa celebrata dal parroco Don Luca Lepri, che ha portato il saluto del vescovo di Gubbio, monsignor Luciano Paolucci Bedini e del vescovo emerito, monsignor Mario Ceccobelli.
Città di Castello/Umbertide
30/01/2019 14:03
Redazione