“1%- I’m rich you’re not”: è questo il titolo e tema della diciassettesima edizione di Umbria World Fest, la manifestazione che si avvale tra gli altri del patrocinio della Regione Umbria e che torna a Foligno dal 12 al 14 ottobre prossimi. “L’uno per cento della popolazione – spiegano gli organizzatori del festival, fondato dall’associazione culturale Platea e diretto da Piter Foglietta - possiede più del restante 99 per cento, tendenza registrata anche dal rapporto Oxfam sulla diseguaglianza nel mondo che sottolinea come questo fenomeno, in costante crescita, presto porterà all’estrema concentrazione in poche mani dell’intera ricchezza planetaria. Umbria World Fest sceglie di raccontare questa tematica attraverso immagini e storie che giungono da ogni angolo del pianeta, al fine di indagare le molteplici forme in cui si manifesta la ricchezza e documentando, attraverso differenti tecniche e mezzi fotografici, come questa venga rappresentata al giorno d’oggi”. “Partendo dalla fotografia giornalistica – anticipano gli organizzatori -, passando per quella artistica, soffermandosi sulle immagini caricate sui social e quelle riprese da videocamere e droni, tutto concorre a creare un panorama generale in cui la molteplicità delle letture e dei punti di vista racconta un fenomeno universale ed estremamente complesso”. Palazzo Trinci ed il suo chiostro saranno lo scenario delle mostre fotografiche e dei concerti a cura di Umbria World Fest, che verrà inaugurata venerdì 12 alle 21. In mostra il lavoro fotografico di Dougie Wallace, “Harrodsburg” sul “benessere estremo ed il lusso sfrenato di cui usufruiscono i super ricchi di Knightsbridge e Chelsea, a Londra”, di Shinya Masuda con “Hanafuda”, che prende il nome da un tradizionale gioco di carte giapponese, e ancora “Money”, un libro che racchiude la ricerca di Tania Prill, Alberto Vieceli e Sebastian Cremers sulle decorazioni stampate sulle banconote, le “Ville di Casal di Principe” appartenute a famiglie camorristiche e documentate da Mario Spada. In mostra anche “Russian Kids”, con immagini sono tratte dall’omonimo profilo Instagram, “The social stage” della fotografa Laura Morton sulla “upper class” americana, “Unequal Scenes” di Johnny Miller che si è avvalso dell’uso di un drone, “Tu non hai visto i loro volti” di Daniel Mayrit che si appropria delle caratteristiche della tecnologia di sorveglianza per creare una serie di immagini che ritraggono le persone più potenti della City di Londra. A queste si affiancano le mostre del premio “Umbria Photo Fest 2017”, a cominciare da quella della vincitrice, Cinzia Canneri, con “Come due ali”, sulla problematica dell’amianto.
Foligno/Spoleto
09/10/2018 16:02
Redazione