“Salvo rare eccezioni, anche i Comuni umbri spingono al massimo i coefficienti utilizzati per definire gli importi della tassa sui rifiuti per famiglie ed imprese. Ma questo è solo uno dei fattori che rendono la tassa rifiuti un peso insostenibile, ingiustificato e soprattutto iniquo per le imprese del nostro territorio”.
Confcommercio Umbria partecipa alla giornata di mobilitazione nei confronti della Tari, in occasione dell’avvio del portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it, denunciando la situazione delle imprese umbre, che “continuano a pagare l’ingiusto”.
Dai dati raccolti dal portale Confcommercio www.osservatoriotasselocali.it si conferma la continua crescita della Tassa sui rifiuti pagata da cittadini e imprese - negli ultimi sette anni è aumentata del 72% - nonostante una significativa riduzione nella produzione dei rifiuti.
In Umbria, sono diverse le imprese che si trovano a pagare più di quanto paghino le imprese della stessa categoria in altre regioni italiane. L’aliquota media Tari per un albergo umbro con ristorante è 4,96 euro/mq contro i 4,73 della media nazionale. Un negozio di abbigliamento della provincia di Perugia paga in media per la Tari 4,37 euro/mq contro i 4,09 della media nazionale. Nella provincia di Terni, un bar paga in media per la Tari 12,32 euro/mq contro i 10,68 della media nazionale.
Una macelleria che opera nella provincia di Perugia paga in media 7,30 euro/mq contro i 6,93 della media nazionale. Un ortofrutta, infine, paga in media nella provincia di Terni ben 19,16 euro/mq contro i 15,05 della media nazionale. I dati sono quelli elaborati dall'Osservatorio Tasse Locali di Confcommercio e si riferiscono al 2016.
Perugia
26/07/2018 08:50
Redazione