Venerdì scorso, 28 luglio, era un anno esatto dall'apertura della Perugia-Ancona, nel tratto che interessa maggiormente gli umbri e in particolare l'Eugubino Gualdese, quello tra Branca e Pianello. Da allora il transito diretto o proveniente dal capoluogo ha sensibilmente ridotto i suoi tempi (in 20' oggi si è a Collestrada) e le asperità della vecchia statale Eugubina sono rimaste un ricordo. D'altro canto, altri problemi si sono affacciati, a cascata, sulla viabilità comunale: primo fra tutti il congestionamento e la pericolosità tangibile della variante Pian d'Assino che tra l'innesto di via Perugina e l'imbocco di Branca ha accresciuto in modo esponenziale traffico e rischi, con un bilancio pesantissimo di incidenti, quasi a cadenza quotidiana, di cui uno drammatico con tre vittime lo scorso mese di aprile. In tanti oggi sono a chiedere provvedimenti di prevenzione, come l'installazione di tutor o autovelox per creare deterrenti all'alta velocità cui la direttrice spinge quasi istintivamente l'automobilista in questo tratto dritto ma a due corsie. E in prospettiva il volume di traffico è destinato anche ad aumentare ulteriormente se si pensa che entro il 2018 sarà completato anche il tratto marchigiano della Perugia-Ancona e non è da escludere dunque che anche dalle vicine Marche crescerà il numero di veicoli proveniente su questo versante.
Ma il fronte viabilità continua a gridare vendetta su altri due fronti. Il primo è la Pian d'Assino di cui non si sente più parlare: il finanziamento del tratto Mocaiana-bivio Pietralunga è stato un risultato importante ma nulla è dato a sapere di cosa accadrà – e in quale tempistica – per gli altri due lotti che dovranno condurre il traffico direttamente sulla E45 (ovvero Pietralunga-Camporeggiano e Camporeggiano-Montecorona).
L'altro fronte ancora più in bilico e ancora più problematico si chiama Statale Contessa: qui la parola stallo la fa da padrona. In stallo i lavori che dovevano partire a ritmo serrato in queste settimane ma che procedono senza troppa intensità e con enormi disagi per automobilisti e soprattutto camionisti. In stallo le autovetture e gli autotreni costretti a percorrere a singhiozzo questa arteria fondamentale per accedere alla riviera Pesarese e romagnola. In stallo le promesse che da ambienti politico istituzionali della Regione Umbria erano state fatte sul passaggio di competenza di questa direttrice dalla Provincia all'Anas. Nelle Marche si viaggia ad un'altra velocità: ad esempio, la Regione in quel caso ha ottenuto dal Governo di poter beneficiare di risorse suppletive per poter intervenire su strade locali in attesa del loro passaggio alla competenza Anas. Per la Contessa invece nulla si sa, se non che chi è diretto verso la riviera è costretto ad un'odissea tra semafori, strada dissestata e lunghe file.
Un nuovo appello a dare una svolta a questo versante arriva dalla politica, con l'esponente di Azione Socialista, Giuseppe Brunelli, che sollecita le istituzioni locali e quelle regionali ad adoperarsi per recuperare il progetto a suo tempo finanziato dalla Fondazione Cassa Risparmio di Perugia che prevede la realizzazione di una direttrice a scorrimento veloce capace di bypassare gli attuali ingorghi: “Inutile finanziare con cifre comunque importanti una semplice risistemazione, la Contessa va innovata secondo un progetto già esistente ma che non si è mai voluto prendere in considerazione. Prioritario resta il passaggio di competenza all'Anas”.
Gubbio/Gualdo Tadino
30/07/2017 08:38
Redazione