"Ancora un volta i dati della nostra indagine confermano che la strada da seguire e' quella del commercio estero" questo e' il commento del Presidente Giorgio Mencaroni all'indagine congiunturale di Unioncamere Umbria realizzata su un campione di 259 imprese operanti nel settore manifatturiero e 151 imprese della piccola e grande distribuzione per il commercio.
L'inizio del nuovo anno vede un rallentamento del trend con cui si era chiuso l'anno 2016, anche se si confermano positivi a livello congiunturale gli ordinativi in totale e il fatturato estero, mentre nel confronto tendenziale con il primo trimestre dello scorso anno, occupazione a parte, le variazioni sono tutte positive. A livello settoriale, si legge in una nota, bene le industrie chimiche e quelle elettriche ed elettroniche, le prime (le industrie chimiche) con segni positivi anche per l'occupazione, fattore in comune unicamente con le industrie meccaniche e mezzi di trasporto. A faticare di piu' sono le imprese artigiane che registrano una variazione positiva solo per gli ordinativi esteri nel confronto dello stesso trimestre dello scorso anno e le imprese piccolissime, anch'esse pero' con delle performance comunque migliori di quelle del Primo trimestre del 2016. La produzione segna un -0,2% rispetto al trimestre scorso e un positivo 2,9% rispetto allo stesso trimestre del 2016.
Dati positivi sia a livello congiunturale che tendenziale per le industri chimiche, le industrie dei metalli, le industrie tessili, mentre hanno il segno piu', ma solo nel confronto con il primo trimestre 2016, le industrie alimentari, elettriche e altre industrie. Soffrono le piccole imprese. Il fatturato confrontato con il trimestre scorso segna un -1,5% anche se sono solo due i settori con valori negativi ed esattamente altre industrie (-7,8%) e industrie alimentari (-2,6%), e a livello dimensionale si registrano valori positivi per le imprese da 10 a 49 addetti.
Perugia
27/05/2017 09:18
Redazione