A Montefalco la 43° Fuga del Bove

Domani, giovedì 6 agosto, con l'apertura delle taverne dei quattro quartieri, Montefalco entra nel vivo della Fuga del Bove, rievocazione storica del primo Rinascimento. Le taverne dei Quartieri di Montefalco (Sant’Agostino, San Bartolomeo, San Fortunato e San Francesco) saranno aperte da giovedì 6 a mercoledì 19 agosto per proporre ai commensali i piatti tipici della tradizione locale accompagnati dai vini DOC e DOCG di Montefalco. Alla Taverna dell'Elce del Quartiere San Fortunato fanno capolino diverse novità. «Un modo – dice il giovane priore Riccardo Pioli – per mantenere vivo l'interesse verso la manifestazione». Anche quest'anno, sotto la guida dello chef Roberto Brinci, il menu della Taverna è stato rinnovato, a partire dall'antipasto San Fortunato. Modifiche anche nel reparto cantina e tra i dessert, con l'introduzione de “Lu dorge de la nonna” e della Rocciata. I cavalli di battaglia sono tutti confermati: il “Cinghiale 'mbriacu” che ha spopolato alla scorsa edizione, la Porcaccia di maiale, lo stinco arrosto, gli gnocchi al Sagrantino. Da quest'anno, si potrà vivere la taverna e l'atmosfera della Fuga del Bove anche dopo cena. Il Quartiere San Fortunato ha introdotto, infatti, il “Convinvium”, un tentativo di riportare alla luce l'usanza e il concetto medievale del convivio, dello stare insieme dopo cena attorno alla tavola. La taverna dell'Elce dopo la chiusura della cucina – attorno alle ore 22.30-23.00) lascia le porte aperte agli avventori notturni e li accoglie con un menu ridotto adatto per il dopocena: torta al testo con prosciutto crudo, salsiccia o hamburger.