Non si ferma la capolista. Anzi, approfitta del secondo turno casalingo consecutivo per spiccare definitivamente il volo e guadagnarsi un’altra settimana solitaria in vetta alla classifica. Al “Santa Barbara” la Pietralunghese (rabberciata e con non poche assenze) fa la sua onesta figura, ma alla fine è costretta a cedere sotto i colpi di un collettivo che sembra non conoscere ostacoli, pur se qualche piccola sbavatura di tanto in tanto la concede. Ma è la voglia di reagire di fronte alle avversità il vero motore trainante dei biancoblù, che in tre gare disputate tra le mura amiche hanno segnato la bellezza di 11 reti dimostrando di poter offrire un potenziale di tecnica e sostanza con pochi eguali nella categoria. È giusto restare con i piedi per terra, ma certo Lisarelli e i suoi ragazzi non fanno nulla per rallentare i sogni di gloria della tifoseria, accorsa ancora una volta numerosa al campo (oltre 250 spettatori).
L’anticipo del “Santa Barbara” è l’occasione per vedere all’opera per la prima volta Giovanni Chierico, ultimo acquisto della sessione estiva di mercato, schierato al posto di Paradisi che in settimana s’è allenato a singhiozzo. Il resto della formazione è lo stesso ammirato con la San Marco, mentre le assenze di Bricca, Provincia e Polcri pesano enormemente in casa pietralunghese. L’avvio è comunque al piccolo trotto da entrambe le parti, complice anche il caldo riesploso di colpo dopo giorni decisamente autunnali. Succede poco o nulla fino al 20’, quando Passeri converge dalla destra e conclude col mancino, spedendo a lato. Il leggero predominio territoriale dei padroni di casa trova ricompensa al 25’ quando Gaggiotti scende sulla sinistra e crossa al centro, con Ortali che respinge addosso a Marchi. Il fuoriquota biancoblù sembra smorzare la respinta col petto (gli ospiti reclameranno per un intervento col braccio), la palla arriva dalle parti di Martini che col mancino fulmina Mischianti. Il vantaggio consente agli eugubini di gestire le operazioni con relativa calma fino a quando (minuto 41) un bel recupero di Carubini su una punizione calciata un po’ frettolosamente da Manzo non consente a Marchi di servire Martini nel corridoio preferito: tiro secco a incrociare col destro e doppietta lapalissiana del bomber. A questo punto, come già accaduto con il Madonna del Latte, il Fontanelle sembra quasi voler staccare la spina: Scavizzi, eugubino doc, al 45’ colpisce la traversa con una botta dal limite, Atif a 10 secondi dal riposo impegna Tasso a terra.
Segnali che Lisarelli non sottovaluta, ma nella ripresa per una ventina di minuti almeno si vede il medesimo copione del primo tempo, con due punizione da lontano di Manzo e poco altro. Al 23’ però la pressione ospite viene concretizzata dal colpo di testa di Sougou, che approfitta di una mancata respinta da parte della difesa di casa sugli sviluppi di una punizione di Morodei. Il gol scuote i biancoblù che un minuto dopo si mangiano il nuovo allungo con Passeri, prima ipnotizzato da Mischiati, poi impreciso nella respinta. La gara resta aperta e un po’ di paura assale i brancaioli, fino a quando però Valentini sbaglia abbastanza clamorosamente due volte lo stop nella stessa azione consentendo a Martini di involarsi a rete: l’attaccante viene contrastato dallo stesso Valentini al momento di calciare, con l’arbitro che ravvisa l’intervento falloso punendolo con il calcio di rigore e l’espulsione del centrocampista rossoblù (che pure sembra prendere anche la palla). Dal dischetto Passeri chiude i conti, ma nel finale il Fontanelle sfiora il poker con Montanari prima e due volte con Cacciamani, fermato prima dal palo esterno (ma il cucchiaio era da posizione impossibile, cioè dalla linea di fondo) e poi dall’incrocio su una conclusione arcuata dal limite. Poco male: la solita corsa verso la Nord suggella un’altra giornata di festa.
Andrea Lisarelli fatica sempre di più a vestire i panni del pompiere: “Devo fare un plauso a questi ragazzi che stanno andando veramente oltre le più rosee aspettative. Oggi per noi non era affatto semplice riuscire a vincere contro un avversario ben messo in campo e molto compatto. Siamo stati bravi ad avere pazienza e anche nel saper gestire alcuni momenti delicati, specie dopo il loro gol. La squadra sta facendo qualcosa si straordinario, ma non cambiano i nostri programmi: salvezza era e salvezza dovrà essere. Certo questi 12 punti aiutano a giocare con maggiore tranquillità e questo è un buon viatico per il proseguo. Ora ci attendono gare durissime (Tavernelle, Marra, Lama e Vis Casa del Diavolo), ma con questa classifica potremo affrontarle senza grossi affanni”. Sulla scelta di Chierico: “S’è allenato bene e non ho avuto dubbi. Ha qualità importanti e ha giocato con personalità. Paradisi veniva da una settimana dove s’era allenato poco per problemi di salute e sono stato felice di aver avuto la chance di far giocare Giovanni”. Saverio Burzigotti mastica invece amaro: “La squadra purtroppo sta facendo i conti con tante assenze importanti e questo ci condiziona. Però devo dire che ce la siamo giocata contro un avversario che in questo momento ci è superiore. Mi rammarico per qualche episodio dubbio, vedi il probabile tocco di mano di Marchi sul primo gol e il mancato rigore accordato per la trattenuta su Morodei. E poi anche il fallo che ha portato al rigore e all’espulsione lo vorrei rivedere. Nulla toglie ai meriti del Fontanelle Branca, che è destinato a lottare per il vertice perché ha una gran bella rosa, oltre che un ambiente molto caloroso e accogliente. Per noi è un’annata di sofferenza, almeno in questa fase, e bisogna tutti adeguarci”.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/10/2015 17:50
Redazione