"Il Natale ci chiama a riconciliarci con l'universo per salvare l'uomo e le famiglie e portare la pace anche nella nostra citta'. Pochi giorni fa ero a Betlemme, dove ho acceso l'Albero della pace per tutto il mondo, ma li' pensavo anche alla nostra Perugia. La pace e' un dono di Dio e non un frutto del caso, ma tutti possiamo impegnarci per
la pace riconciliandoci con Dio e con il prossimo".
Con queste parole il cardinale Gualtiero Bassetti e' intervenuto, a Perugia, all'inaugurazione del presepe allestito in piazza IV Novembre, accanto alla cattedrale di San Lorenzo, dai giovani dell'opera segno Caritas "Santuario Madonna del Bagno".
L'inaugurazione si e' svolta ieri pomeriggio alla presenza anche del sindaco, Andrea Romizi, del vescovo ausiliare, mons. Paolo Giulietti, del direttore della Caritas diocesana, Daniela Monni, di diversi operatori e volontari Caritas e di numerosi cittadini.
"Il presepe che inauguriamo - ha proseguito il porporato, secondo quanto riferisce una nota dell'archidiocesi - non e' un'immagine, ma un'icona, un ricordo vivo che rende presente il mistero dell'Incarnazione. Mentre attraversiamo la nostra splendida piazza, rendiamo omaggio alla rappresentazione visiva del mistero del Figlio di Dio. Auguro alla nostra citta', alla nostra comunita' diocesana, al mondo intero pace, giustizia e bonta' e che in nessuna mensa manchi il pane e in nessun cuore manchi il pane del perdono e della pace".
Come e' tradizione, il giorno di Natale, il cardinale Bassetti pranzera' con gli "ultimi", ma non in arcivescovado, come negli anni precedenti. Si rechera' infatti quest'anno - e' detto ancora nella nota - nel complesso parrocchiale di San Mariano-Girasole, nel comune di Corciano, per sedersi alla grande tavolata che verra' imbandita dalla comunita' parrocchiale per le famiglie in difficolta' e le persone emarginate.
"E' un segno che il nostro Pastore vuol dare a tutte le nostre famiglie e comunita' cristiane locali - commenta il direttore della Caritas diocesana - esortandoci a vivere il
Santo Natale in sobrieta' e condividere la sofferenza di tante persone, in particolare di quanti hanno perso il lavoro a causa della crisi. Soprattutto - aggiunge Daniela Monni - il nostro Pastore accoglie e fa suo l'invito di papa Francesco, quello di essere sempre piu' 'Chiesa in uscita' ed attenta alle 'periferie esistenziali'".
L'esempio del presule perugino e' raccolto, segnalano in Caritas diocesana, da non poche famiglie di alcune parrocchie che a Natale si apprestano ad ospitare altre famiglie e dalle
Perugia
21/12/2014 17:20
Redazione