Trust, rinvio a giudizio per otto, prosciolti Stocchi e Ottaviani. Per Goracci resta l'associazione a delinquere, cadono concussione e violenza sessuale

Il Gup Semeraro ha deciso in tarda serata dopo 10 ore di camera di consiglio, il rinvio a giudizio di otto dei dieci imputati della vicenda Trust, che vedeva coinvolti ex amministratori della Giunta comunale di Gubbio, arrestati il 14 febbraio 2012. Il quadro che emerge dopo un preliminare particolarmente acceso e duro e' ridimensionato rispetto all'impianto preesistente, anche se restano alcuni capi d'accusa sui quali ora gli imputati andranno a giudizio. Non tutti: escono infatti prosciolti dal processo l'ex presidente del consiglio comunale Antonella Stocchi e il dipendente comunale Marco Ottaviani. Per gli altri (l’ex sindaco di Gubbio Orfeo Goracci, Maria Cristina Ercoli, ex assessore al Bilancio e pro sindaco per un anno; Lucio Panfili, ex assessore all’ambiente; Lucia Cecili, dirigente comunale al Personale, Graziano Cappannelli, ex assessore al Commercio, Nadia Ercoli, funzionaria del comune alla polizia municipale, Paolo Cristiano, ex segretario comunale di Gubbio, Umberto Baccarini, addetto dell’ufficio protocollo) il giudice ha ritenuto valide alcune ipotesi di reato e dunque andranno a processo. La figura di spicco dell'intera vicenda e' senza dubbio l'ex sindaco di Gubbio, e oggi consigliere regionale, Orfeo Goracci per il quale e' rimasta l'accusa di associazione a delinquere ma e' stato pronunciato proscioglimento dall'accusa piu' pesante, quella di violenza sessuale. "Metá circa dei capi di imputazione sono venuti meno - commenta all'uscita del Tribunale l'avvocato Franco Libori. Soddisfatto anche l'avvocato Marco Marchetti, difensore dell'ex sindaco di Gubbio insieme a Libori. "L'impianto accusatorio è totalmente ridimensionato. Il giudice ha dato una nuova valutazione alla massa informe di reati contestati, che avevano portato all'arresto". Per i quattro imputati difesi dall'avvocato Ubaldo Minelli (Maria Cristina e Nadia Ercoli, Lucia Cecili e Lucio Panfili) "è caduta gran parte delle tentate concussioni, rimane qualche abuso e il reato di associazione a delinquere". Soddisfatti anche i difensori di Graziano Cappannelli: "I due terzi delle ipotesi di reato sono venuti meno" commenta l'avvocato Marco Brusco. Dello stesso parere il collega Luigi Santioni.