E'scontro a Gualdo Tadino sul piano dell'offerta formativa. Nello scorso consiglio comunale la giunta ha presentato un piano di ampliamento che ha riscosso il sì all'unanimità dei votanti. Si tratta della richiesta d'istituzione di un indirizzo di “Servizi per l’Agricoltura e lo sviluppo rurale”. Sull'argomento si registra oggi il documento firmato dal collegio dei docenti dell'Istituto "Casimiri" che sottolinea come: "Fatto salvo un incontro avvenuto in Comune nel quale, e in modo è del tutto generico, si è fatto cenno alla necessità di ampliare il numero degli indirizzi presenti a Gualdo Tadino, la scuola non è mai stata interpellata sul merito specifico dell’apertura di un nuovo indirizzo superiore". Il "Casimiri" ritiene non opportuno quanto proposto dall'amministrazione comunale, sostenendo che la scelta doveva semmai essere fatta implementando il corso per geometri, introducendo la geotecnia nel triennio. "Pur essendo aperta all’innovazione - continua la nota - la scuola deve, in ogni caso, stimare scrupolosamente le conseguenze che l’apertura di un nuovo indirizzo potrebbe determinare su quelli esistenti: operazione che è stata compiuta, ad esempio, 3 anni fa in relazione alla richiesta e attivazione del corso di “Scienze applicate”, che ha un riscontro decisamente buono. Dai dati nazionali risulta che, effettivamente, soprattutto quest’anno vi è stato un notevole incremento in termini di iscrizioni presso gli istituti agrari. Tuttavia, ci si chiede, nel caso la richiesta dell’amministrazione comunale avesse corso positivo, se il nostro bacino di utenza sia tale da permettere la formazione di ben due sezioni presso l’Istituto Statale per il Commercio, presso il quale verrebbe attivato il nuovo corso agrario. Si deve ben riflettere, quindi, proprio sulla portata piuttosto contenuta di utenza - specie in relazione ai due indirizzi tecnici già attivi al “Casimiri” - di cui la fascia dispone. Si teme, in sostanza, che questo nuovo indirizzo possa addirittura compromettere l’esistenza dell’IPC e dell’ITG, punti imprescindibili e irrinunciabili dell’offerta formativa del territorio. La scuola ritiene, quindi, che la richiesta dell’indirizzo agrario non sia assolutamente pertinente rispetto alle tabelle di confluenza e che potrebbe addirittura essere causa del verificarsi di una dispersione delle iscrizioni tale da impedire la formazione sia dell’indirizzo agrario sia di quello commerciale attualmente esistente. Il tutto con gravissimo danno per la comunità. A questo si aggiunga che in sede di Comitato tecnico scientifico, riunitosi lo scorso 7 ottobre, alla presenza anche dei più importanti operatori economici del territorio, non è emersa, soprattutto da parte di tali settori produttivi, nessuna richiesta di apertura di un agrario. Al contrario, si è ribadita la necessità di sviluppare, semmai, il settore della formazione turistica. Una domanda cui può adeguatamente rispondere l’attuale struttura dell’Istituto per il Commercio annesso al “Casimiri”, anche con opportune modifiche, sempre possibili, da attuarsi mediante le forze professionali ivi operanti.
Il “Casimiri” chiede, dunque, all’amministrazione comunale - e in particolare all’assessore alle politiche scolastiche, considerate soprattutto le sue reiterate e scarsamente o affatto documentate critiche rivolte all’attuale assetto scolastico gualdese - sulla scorta di quali dati oggettivi è stato richiesto l’indirizzo agrario, fermo restando che un governo cittadino, prima di orientarsi su scelte così delicate, dovrebbe, come norma di elementare buon senso, monitorare il parere, il solo professionalmente qualificato, del collegio dei docenti e del consiglio di istituto direttamente coinvolti. Contestualmente, il “Casimiri” esprime, pertanto, una netta e ragionata opposizione alla richiesta di un indirizzo agrario".
Gubbio/Gualdo Tadino
04/11/2013 17:01
Redazione