"Dichiaro guerra al tempo": presentato lo spettacolo di scena il 15 gennaio al teatro "Ronconi" di Gubbio

Si è tenuta questa mattina presso la Sala Consiliare del Comune di Gubbio la conferenza stampa per la presentazione dell'evento teatrale “Dichiaro Guerra al tempo” che andrà in scena domenica 15 gennaio 2017 alle ore 21 al teatro comunale 'L. Ronconi'.
Lo spettacolo vedrà protagonista Manuela Kustermann affiancata da Melania Giglio, ed è incentrato su ‘I Sonetti’ di William Shakespeare, in un arrangiamento speciale con musiche Pink Floyd, David Bowie, Queen, Rolling Stones, Joni Mitchell, Peter Gabriel, a cura di Daniele Salvo.
L’evento sarà arricchito da varie iniziative collaterali, tra cui l’esposizione di alcuni costumi dell’epoca elisabettiana realizzati da ‘Gelsi Costumi d’Arte’ di Gualdo Tadino.
Luca Berettoni, gestore del Teatro, spiega come il progetto sia legato alle celebrazioni per i 400 anni dalla morte del grande autore inglese e ha valso tutte le energie e le risorse economiche investite per la realizzazione. L'obbiettivo dell'iniziativa è infatti quello di avvicinare la cittadinanza al teatro, al palcoscenico e alle storie che racconta soprattutto un autore come Shakespeare “in grado di descrivere fatti, sensazioni e stati d'animo capaci di penetrare nella follia dell'uomo; lasciando la possibilità di una lettura che è l'apertura che noi cerchiamo e vogliamo”, spiega il professor Stirati, che da sindaco si impegna a poter fare del teatro un luogo non solo di rappresentazione teatrale ma anche di attività socio-culturale con scambi e interazioni per coniugare il saper fare del nostro tempo alla cultura dei secoli passati . “Il teatro è infatti la chiave di lettura di una contemporaneità che ha bisogno di dialogo”, conclude Stirati.

Berettoni ricorda poi anche i due giorni precedenti alla rappresentazione teatrale in cui si realizzerà un open day del Teatro Comunale con diverse iniziative: venerdì 13 alle ore 17.00 si inaugurerà una mostra di costumi realizzata da “Arte Libro” e legata al mondo vittoriano e shakespeariano, cui seguirà un aperitivo presso il Caffe della Fama, ma il teatro sarà aperto anche sabato 14 per delle visite guidate nell'attesa dell'evento di domenica.
L'Italia è uno dei Paesi che più pullula di cultura, le cui ricchezze vanno sicuramente sfruttate e quest'iniziativa, come quella del Festival del medioevo, della Biennale di Scultura e molte altre, non è altro che la realizzazione pratica di ciò che è già emerso dall'incontro “la cultura può far mangiare” organizzato sempre dal Comune di Gubbio, “è proprio l'originalità creativa che deve essere salvaguardata pena il declino”, conferma il sindaco.
Questa evento che è poi anche un modo per rileggere il nostro paese e la storia dei suoi costumi è quindi un' iniziativa che proprio i giovani dovrebbero cogliere al volo; l'amministrazione invita infatti le scuole del territorio a partecipare per far si che gli studenti ascoltino in un'altra forma ciò che stanno studiando, accompagnati magari dai loro insegnanti di inglese ma anche da tutti quelli che amano la letteratura e per cui Shakespaere è stato sicuramente un passaggio obbligato.
Daniele Gelsi, figura centrale della sartoria che ha realizzato i costumi, oltre che mostrarsi soddisfatto del risultato raggiunto, sottolinea anche la grande bravura di Melania Giglio, più giovane ma non meno brava della grande Manuela Kustermann e si augura di poter far viaggiare quest'iniziativa anche in altri territori come per esempio quello di Gualdo Tadino, di cui è originario e con cui si augura possa nascere una collaborazione sempre più stretta. Il sindaco Presciutti e la sua amministrazione portano infatti i saluti da parte sua. Stirati risponde soddisfatto ricordando che lui, insieme ai sindaci degli altri 10 comuni della fascia tra cui Montone, Gualdo Tadino, Pietralunga e Valfabbrica hanno tutti questo obbiettivo.

Nota di merito anche per un alunna eugubina che ha partecipato alla realizzazione di costumi messi in esposizione; l'associazione ha un atelier al Liceo Artistico che mostra come questi incastri siano importanti per mettere in relazione arte e vecchi mestieri.