"Gubbio Libera" punta il dito contro Sindaco e Biancarelli: "Ultima seduta consiliare da censura"

"Una brutta pagina del Consiglio Comunale di Gubbio, all'insegna della censura e della forzatura sulle regole del confronto democratico". La definisce così il capogruppo di "Gubbio Libera", Pavilio Lupini, l'ultima seduta della massima assise consiliare eugubina. All'inizio della stessa, scrive Lupini, "il Sindaco ha ritenuto di non avere alcuna comunicazione da dare: non ha ancora comunicato al Consiglio che un assessore si è dimesso e non ha comunicato nulla, in seduta ordinaria, sull'antenna di Padule, nonostante il mandato ricevuto all'unanimità nella riunione precedente, per risolvere quello spinoso problema. Su quest'ultimo argomento non è stato ammesso un documento presentato da un consigliere comunale del PD ma, di contro, si è consentito al Sindaco, quasi al termine della seduta, di illustrare un'informativa sull’argomento, senza concedere la parola a nessun altro consigliere. Mentre sulle comunicazioni - precisa Lupini - è espressamente previsto, da regolamento, un intervento per gruppo, sull'informativa il Presidente non ha concesso la parola, incredibilmente neanche per richiami al regolamento medesimo o sull'ordine dei lavori, tenuto conto che in questi casi “dovrebbe” essere concessa ogni volta che se ne faccia richiesta". Da qui il giudizio fortemente negativo nei confronti della maggioranza di Palazzo Pretorio: "Non è più in grado di reggere al confronto - scrive ancora Lupini - non accetta il seppur minimo confronto con le minoranze, espone la propria opinione avendo la garanzia che altri non possono rispondere o replicare e che tutti i Consiglieri di maggioranza (compresi quelli contrari alle soluzioni prospettate dalla maggioranza sull'argomento in discussione) alla fine, per puro spirito di solidarietà, alzeranno la loro manina a favore del provvedimento in votazione. E' un segnale preoccupante di debolezza politica che appare ormai in tutta la sua evidenza. Ciò che è accaduto - chiude Lupini criticando anche Biancarelli - chiama in causa anche il comportamento del Presidente del Consiglio che, a mio giudizio, non riesce più a svolgere il ruolo di garante delle istituzioni".