Si è aperto ieri mattina ad Assisi il tradizionale pellegrinaggio a piedi dalla città del Poverello fino a Gubbio “Il Sentiero di Francesco”. Tre giorni sui passi di Francesco, ripercorrendo l’itinerario compiuto dal Santo nell’inverno tra il 1206 e il 1207, dopo la scelta radicale espressa con la “spogliazione” e la rinuncia all’autorità paterna.
Un’iniziativa promossa dalle Diocesi di Assisi - Nocera Umbra - Gualdo Tadino e di Gubbio, in collaborazione con le famiglie francescane, con il patrocinio della Regione dell'Umbria e dei Comuni di Assisi, Gubbio e Valfabbrica, giunta all’undicesima edizione ed entrata nel cuore degli umbri e dei numerosi pellegrini e appassionati di cammini religiosi, che nel tempo hanno voluto partecipare.
Il pellegrinaggio si rinnova come percorso sia spirituale che geografico, da compiersi in compagnia di tante persone per poter condividere un'esperienza di spiritualità e vicinanza al Creato, lasciandosi alle spalle affanni e ritmi frenetici della quotidianità. È l’occasione per sperimentare e apprezzare il silenzio e la pace della natura.
A salutare la carovana di oltre 150 partecipanti, ieri alla Sala della Spoliazione di Assisi, i due Vescovi, Domenico Sorrentino e Luciano Paolucci Bedini, quest'ultimo in inedita tenuta da trekking, in quanto poi ha guidato il pellegrinaggio dalla Basilica superiore di Assisi a Valfabbrica nella prima delle tre tappe. Numerose anche le presenze istituzionali, con la presidente del Consiglio regionale, Donatella Porzi, e i sindaci di Assisi, Gubbio e Valfabbrica, Proietti, Stirati e De Simone. Non è sfuggita anche la presenza tra gli altri, del candidato in pectore alle prossime regionali, Andrea Fora.
Il tema di quest’anno è “L’Altro, un Fratello che cammina con me”, che si inserisce fra i filoni che hanno caratterizzato il pellegrinaggio in questo primo decennio di esperienza, cioè la riconciliazione con se stessi, con Dio, con i fratelli e con il Creato. Quest’anno, alla luce anche dell'attualità dei temi toccati anche dal Pontefice, attenzione puntata sull’altro, il diverso, lo straniero, il migrante. Per questo, a guidare i momenti di riflessione lungo i 20 km della prima tappa, è stato chiamato Antonio Caschetto, del Movimento cattolico globale per il clima e autore del libro"Vivi laudato sì", In armonia del creato, lo sguardo di Francesco, edito dalle Edizioni Francescane.
La prima tappa è partita dunque da Assisi, dopo una breve visita alla tomba del Poverello, per incamminarsi lungo il sentiero fino a Valfabbrica, con una sosta a ora di pranzo alla Pieve di S.Nicolò. Presenti pellegrini provenienti da tutta Italia e anche dall'estero, con momenti di preghiera animati dalle sorelle dalle Sorelle del piccolo testamento di san Francesco e con il coordinamento logistico dei giovani volontari della Piccola accoglienza della Diocesi di Gubbio.
Oggi seconda tappa, da Valfabbrica all'eremo di S.Pietro in Vigneto, attraverso l'abbazia di Caprignone, domani terzo e ultimo giorno con arrivo a Gubbio, alla Chiesa della Vittorina, luogo dell’incontro tra san Francesco e il Lupo: alla giornata conclusiva del pellegrinaggio prenderà parte don Carmelo La Magra, parroco della comunità di Lampedusa, da tempo in prima linea nell’accoglienza dei naufraghi e dei migranti che approdano sull’isola. In serata, domani, i pellegrini si trasferiranno nella chiesa del convento di San Francesco, per prendere parte alla santa messa. Nel momento conclusivo, che si tiene nel chiostro della Pace del convento francescano, oltre alla cena dei pellegrini e dei partecipanti tutti, torna il premio “Lupo di Gubbio per la riconciliazione”, nell'ambito di una serata di musica, testimonianze e interviste.
Assisi/Bastia
02/09/2019 09:20
Redazione