Si chiama "Stirati sindaco" , è la coalizione che sostiene la candidatura a Gubbio del professor Filippo Mario Stirati ed è formata dalla lista civica "Scelgo Gubbio", dalla lista congressuale minoritaria del Pd "Gubbio Rinasce", dai Socialisti e da Sel.
E' stata presentata ufficialmente alla sede della Società Operaia, alla presenza della stampa e di numerosi sostenitori, in un pomeriggio che è servito per dire "basta" , almeno da parte loro, al tira e molla del refrain "primarie sì, primarie no".
Stirati,e con lui chi lo sostiene, ha chiaramente detto no ad una tornata di primarie interne al Partito Democratico per la scelta del candidato sindaco; no al confronto con Ennio Palazzari, "l'uomo esterno al Pd" in quanto, ha spiegato l'ex vice sindaco della giunta Corazzi, "avrei partecipato solo e soltanto ad una tornata di primarie di coalizione aperte anche alle liste civiche, meno pilotabili" ha sottolineato con una frecciata alla segreteria del Pd. "Vogliamo dare un segnale di discontinuità rispetto a chi ha la responsabilità del commissariamento di questo Comune" ha ribadito il professore, che ha dichiarato apertura alla città, alle associazioni, ad altre realtà civiche. Per il programma, "niente libri dei sogni, ma concretezza e obiettivi mirati, che saranno elaborati da gruppi di lavoro già all'opera da tempo".
Quanto al simbolo del Pd, i componenti della lista congressuale "Gubbio rinasce", spiega l'esponente Mario Santini, "daranno battaglia presso la segreteria regionale per ottenerne l'uso in lista, perchè a nessuno salta per la testa l'idea di abbandonare il proprio partito, tanto meno al candidato sindaco" che per la cronaca in apertura di conferenza ha mostrato orgoglioso la tessera rossa con il logo Pd.
Non parla di scissioni nemmeno il segretario del Partito Socialista Francesco Pierotti che glissa su quella parte minoritaria del direttivo che non ha condiviso il divorzio con il Pd e parla di un partito che "ha cercato fin dall'inizio la collaborazione con i democratici, che ha sottoscritto il 17 febbraio con loro un accordo per delle primarie di coalizione aperte alle liste civiche, ma che alla fine ha dovuto fare i conti con un Pd che su questo punto aveva cambiato idea".
Rafforza il concetto la lista civica "Scelgo Gubbio" con Renzo Rughi, la prima a lanciare la candidatura di Stirati : "Abbiamo fatto un percorso trasparente facendo la nostra proposta di sindaco a tutti – dice – ma non tutti hanno voluto rispondere".
Chiude Stefano Ceccarelli, coordinatore comunale di Sel che annuncia l'ingresso del partito in coalizione: anche qui le spaccature non mancano, forse resterà fuori dalla partita Pavilio Lupini: "Ma – dice Ceccarelli – questa era l'unica coalizione possibile, ampia e includente della società civile oltre che dei partiti; altre non sono state fatte nascere".
Ora la parola passa al Pd - che stasera formalmente chiude i termini per la presentazione di candidati e firme per le primarie. Ma a questo punto si tratta di un semplice passaggio formale. Le primarie non ci saranno. Se ci siano ancora margini per riaprire la partita del dialogo tra Pd e la coalizione "Stirati sindaco" lo diranno i prossimi giorni, anche se le possibilità sembrano esigue, ma la politica ci ha abituato all'arte dell'impossibile divenuto possibile.
Gubbio/Gualdo Tadino
03/03/2014 17:03
Redazione