Con il Patrocinio del comune di Foligno la Notte Rosa 2017 prevede, sabato 27 maggio concerti in diverse vie della città e l’immancabile palco di largo Carducci, dove si esibiranno una lunga serie di artisti e band. Aperto anche Palazzo Trinci, Museo della città, dalle 21 alle 24, con ingresso unico a soli tre euro con la possibilità di una visita in costume, alle 21.30, nella ‘Corte del Quattrocento’ con Costanza Orsini (personaggio storico) che racconterà come vivevano le donne della famiglia Trinci. Infine, allo Spazio Zut! di Corso Cavour, è allestita una inedita Mostra 'La nascita dei negozi a Foligno - Mostra di Progetti d’archivio' : Sono foto di disegni dell'Archivio Storico di Foligno. "I negozi, intesi come spazi murati in cui si vendono merci al pubblico, erano semplici locali spogli e molto poco accoglienti, concepiti non tanto come botteghe, ma come depositi di oggetti. Erano pertanto luoghi disordinati, pieni di roba accatastata ovunque e casse stracolme di mercanzia. La situazione cominciò a cambiare solo all’inizio dell’800, con la comparsa delle prime insegne: queste vennero affisse fuori dai locali per renderli più visibili ai passanti e quindi con l’intento principale di acquisire un maggior numero di clienti. Con l’invenzione della pressa per il vetro, nel 1827, iniziarono ad essere prodotte industrialmente grandi vetrate, che presto si diffusero un po’ ovunque. Si iniziano a vedere le prime vetrine. Sappiamo che la loro prima collocazione è avvenuta nei ‘passages’ coperti parigini, luoghi costruiti a fine Ottocento per consentire un passeggio al riparo dalla pioggia, dal traffico delle carrozze e delle prime auto. Qui le merci per la prima volta — crinoline, corsetti, cappelli — sono state messe in mostra. Quel che è meno noto è che contemporaneamente alle merci, negli stessi ‘passages’ venivano messe in mostra le prostitute! Così l'attrazione delle merci a cui siamo abituati di fronte alle boutiques e che ci fa diventare lèche-vitrines, “lecca vetrine” come dicono i francesi, ha alla sua origine un erotismo dichiarato. Le merci, gli oggetti, qualunque cosa venga messa in vetrina, infatti, si “anima” e prende un aspetto nuovo e diverso. Anche a Foligno, a partire da fine ‘800-primi ‘900, molti edifici subiscono variazioni al piano terra per introdurre, o meglio sostituire, negozi al posto di cantine, magazzini o altro, che abbia la possibilità d’affaccio su strada. Anche palazzi storici vengono coinvolti in questa trasformazione di apertura verso l’esterno. Molta importanza viene data alle insegne esterne, poiché alcune Ordinanze del Sindaco e Regolamenti di igiene vietano di esporre i materiali su strada tranne che nei giorni di fiera.

Foligno/Spoleto
25/05/2017 11:22
Redazione