A Gubbio Miserere e Stabat Mater

Venerdì sera le strade del centro storco di Gubbio vedranno sfilare la Processione del Cristo Morto, con i suoni delle battistrangole in sottofondo, ed i canti dell’addolorato Miserere. Ma già ieri sera, domenica primo aprile, Domenica delle Palme, il coro di Torre Calzolari si è ritrovato nella chiesa di San Domenico per un concerto accanto alle voci del coro sardo di Oristano. Misere e Stabat Mater insieme, vibranti nei cuori. L’idea è dell’Associazione D’UmbriAnticaMusica in collaborazione con la Confraternita di Santa Croce della Foce, l’Università degli Studi di Perugia (Cattedra di Etnomusicologia) e la Pro Loco di Torre Calzolari. Ospite, il Coro Su Cuncordu della Confraternita del SS. Rosario di Santu Lussurgiu di Oristano e le note dello Stabat Mater dalla tradizione popolare sarda. Sullo sfondo, i Quadri Rievocativi della Passione di Cristo proposti durante la Processione del Venerdì Santo di Torre Calzolari. Il coro sardo nasce, nel corso del XVII secolo (Seicento), nel contesto dei riti della Settimana Santa. E’ qualcosa che ricorda, profondamente e da vicino, le antiche tradizioni eugubine. A Gubbio, come a Santu Lussurgiu, “da sempre” il Miserere e lo Stabat Mater fanno da eco e colonna sonora ai riti della Settimana Santa, entrambi tramandati da sempre, oralmente; sono inesistenti documenti di musica scritta.