A Gubbio arrivano le ronde

Si dovranno chiamare “ronde”? Chissà. Intanto il Consiglio comunale di Gubbio ha approvato un ordine del giorno presentato dal Presidente Gianni Pecci che “impegna a collaborare con le forze dell’ordine ed associazioni per favorire maggiore presidi sul territorio nel rispetto delle norme”. Già lunedì il sindaco Guerrini si incontrerà con l’Associazione nazionale carabinieri per valutare forme di presidi e di monitoraggio da parte dei volontari. “Mi metto nei panni di chiunque. Dopo le notizie delle aggressioni di Semonte ai danni di un’anziana e di Padule ai danni di un giovane il senso di sicurezza ha bisogno di sostegno” ha spiegato Guerrini che ha risposto con forza alle critiche mosse da alcuni della sua stessa maggioranza come delle opposizioni. I toni si sono scaldati nonostante alla fine il documento si sia approvato a maggioranza. “Come si può dire ‘parliamone domani, domani, domani’. Bisogna intervenire. Le istituzioni devono battere un colpo adesso” ha continuato Guerrini ricordando che Gubbio è una città solidale ed accogliente ma che c’è bisogno di far rispettare le regole. Così si potrebbero vedere già dai prossimi giorni i volontari dell’Associazione carabinieri passeggiare per alcune zone della città, in centro come in periferia, pronti a segnalare movimenti sospetti. Se di giorno o anche di notte ed in che forma, orari, turni, è tutto da decidere. Si vorrà coinvolgere i volontari in sinergia con tutte le forze dell’ordine per aiutare gli eugubini a sentirsi più sicuri. Guerrini aveva in realtà già lanciato l’idea lunedì sera nel corso dell’incontro con la popolazione proprio della frazione di Padule. Ma non tutti i consiglieri comunali sono stati d’accordo: si sono infatti astenuti Sarli del Pd e Cacciamani della Federazione della sinistra, in seno alla maggioranza, Lupini, Vantaggi e Pierotti dalle opposizioni. “E’ una proposta matura, l’avessi fatta io sarei stato tacciato di essere nazista – ha dichiarato Girlanda prima del suo sì e dichiarandosi favorevole “che il centro sinistra intervenga garantendo un presidio maggiore tra la gente”. “E’ una decisione presa con superficialità per lavarsene le mani. Si affidano responsabilità a cittadini che non hanno invece strumenti idonei” la critica di Cacciamani. E’ uno strumento inadeguato, così siamo fuori strada” le parole di Ceccarelli del Sel che comunque ha votato favorevole. “La percezione della sicurezza va ragionata. Pensare a delle sorte di ronde non risolverà nulla” le motivazioni di Pierotti. “E’ pleonastico questo documento perché gli strumenti, quali il tavolo della sicurezza, già ci sono” le motivazioni di Sarli. Nel documento si esprimeva anche solidarietà al presidente della Provincia Guasticchi aggredito martedì a Perugia.