A Gubbio mancano aree smaltimento inerti: interpellanza del consigliere Tognoloni

Un problema logistico che potrebbe diventare problema anche ambientale. Nel comune di Gubbio infatti non esiste a tutt’oggi un’area destinata allo stoccaggio e smaltimento di terre e rocce provenienti da scavo. Il tutto pur essendo entrata in vigore da quasi un anno – era il luglio 2009 – una deliberazione della Giunta regionale entrata in vigore ad ottobre secondo la quale le terre e rocce provenienti da scavo non possono più essere smaltite come si faceva in precedenza, ma occorre dimostrare che non siano inquinate e solo dopo riutilizzate. La mancanza di un’apposita area per questi scarti mette in difficoltà le tante ditte di movimento terra costrette a rivolgersi a comuni vicini con oneri eccessivi visti anche i tempi di crisi economica. A sollevare la problematica con un’interpellanza urgente è il consigliere comunale dei Socialisti per Gubbio, Gabriele Tognoloni che ricorda come la deliberazione regionale contiene un Atto dal titolo “Criteri Per La Gestione Delle Terre e Rocce Da Scavo” che recita: "... il comune, anche su istanza di parte, entro 3 mesi dalla pubblicazione del presente atto, redige un elenco di aree, anche non degradate, che necessitano di interventi di miglioramento ambientale". Tognoloni sottolinea che tra le aree sopra indicate va data la precedenza a cave dismesse, che non mancano nel comune di Gubbio. Da qui l’interpellanza all’amministrazione per conoscere i motivi per cui ancora non è stato dato adempimento alla deliberazione regionale.