A Perugia confronto esperti europei dell'ictus

Esperti provenienti di 30 Paesi europei si confronteranno da domenica a Perugia sul tema dell'ictus, dai fattori di rischio, agli esiti, al recupero. Fino al 14 settembre è infatti in programma la 14/a summer school dell'Eso, European stroke organization, affidata quest'anno dall'Azienda ospedaliera del capoluogo umbro. I lavori si apriranno alla sala della Vaccara di Palazzo dei Priori per poi spostarsi presso la facoltà di Medicina e chirurgia di Sant'Andrea delle Fratte. Durante i sei giorni di lavori i responsabili dei principali centri del trattamento dell'ictus - riferisce l'ufficio stampa dell'ospedale - condivideranno con i giovani medici la loro esperienza e competenza, nella gestione della fase acuta dell'ictus e nell'organizzazione della stroke unit e relativa fase di riabilitazione. A organizzare il convegno sono il direttore della struttura complessa di medicina interna e vascolare del Santa Maria della Misericordia, professor Giancarlo Agnelli e i dirigenti medici dello stesso reparto, i dottori Valeria Caso (che fa anche parte del consiglio dell'Eso) e Maurizio Paciaroni. "L'ictus cerebrale in Italia rappresenta la terza causa di morte, dopo le malattie cardiovascolari e le neoplasie, ed è la prima causa assoluta di disabilita'" ricorda la dottoressa Caso. "In Italia - aggiunge - ogni anno circa 185.000 persone vengono colpite. In Umbria sono previsti 2.400 ictus all'anno, di cui 1.800 nella provincia di Perugia con 240 emorragie cerebrali".