“Al fine di migliorare i percorsi assistenziali per i pazienti affetti da diabete – annuncia il direttore generale della ASL 1 Andrea Casciari – l’azienda, accogliendo le richieste dell’ADE Associazione Diabetici Eugubini e dopo un’attenta valutazione, ha deciso di potenziare il servizio di diabetologia dell’Alto Chiascio attraverso l’assunzione di una figura medica e una infermieristica e mettendo a disposizione un altro ambulatorio. Si sta inoltre già lavorando per rendere più accogliente e confortevole la sala d’attesa per migliorare ulteriormente un servizio che già uno dei nostri fiori all’occhiello”. La presidente dell’ADE, Paola Palazzari, ringrazia la direzione generale per la sensibilità dimostrata nei confronti di una patologia in continua crescita (oltre 4 milioni in Italia con un aumento del 70% negli ultimi quindici anni) che ha visto un significativo incremento del numero dei pazienti. Infatti, i pazienti che attualmente accedono al servizio sono circa 4.700 (nel dato che comprende i comuni dell'Alto Chiascio confluiscono anche i Comuni di Valfabbrica e di Nocera Umbra) con un incremento medio di circa 800 pazienti rispetto al 2011. “In particolare – aggiunge Paola Palazzari - ringraziamo la direzione generale e il dottor Andrea Casciari per aver saputo trovare, in un momento come questo di crisi e di tagli dettati dalla spending review, le risorse da investire in modo serio, concreto e definitivo a favore del servizio”. Dopo questo intervento in termini logistici e di risorse umane, il team del servizio di diabetologia è composto da un medico a tempo pieno ed uno per 24 ore settimanali, due infermiere professionali, una dietista per 24 ore a settimana, un podologo per 18 ore settimanali. Il servizio inoltre può contare su quattro ambienti dedicati. I percorsi assistenziali prevedono il seguente iter: il primo accesso avviene tramite impegnativa del MMG e appuntamento al CUP. Una volta preso in carico, il paziente una volta all'anno si sottopone a Day-Services con esecuzione in una mattinata degli esami di laboratorio, ECG, FOO, test per la neuropatia periferica ed autonomica e vasculopatia periferica; sulla base del risultato di questi esami si deciderà se proseguire con ulteriori accertamenti diagnostici quali ecocuore o ECG da sforzo o ecodoppler arti inferiori e tronchi epiaortici, OCT, ecc. Il paziente torna al controllo per l'esecuzione della emoglobina glicata ogni 6 mesi, se sottoposto a terapia con ipoglicemizzanti orali, e ogni 3 mesi se sottoposto a terapia con insulina. Il pomeriggio sono attivi ambulatori dedicati: insegnare, in particolare ai pazienti che assumono insulina, la cosiddetta “conta dei carboidrati". Uno dei problemi del diabetico, specie del paziente diabete mellito tipo 1 è infatti quello di calibrare l'alimentazione imparando a conoscere bene cosa mangia, quanti carboidrati o zuccheri contiene la sua dieta ed il valore glucidico degli alimenti, cioè il loro indice glicemico di assorbimento. Altri ambulatori sono dedicati all’educazione terapeutica di gruppo, alle medicazioni avanzate per le ulcere da piede diabetico e ai test per la neuropatia autonomica, una delle maggiori e più frequenti complicanze del diabete mellito, che può interessare sia il sistema nervoso periferico (arti inferiori, piede diabetico), sia il sistema nervoso autonomo (alterazioni cardiovascolari, gastrointestinali, urologiche). Il programma di diagnosi e prevenzione della neuropatia diabetica è stato avviato dallo scorso marzo, in collaborazione con l’ADE, che ha donato un particolare software che riduce in maniera significativa il tempo necessario per ciascun esame, permettendo quindi di sottoporre a questa valutazione specifica un numero maggiore di persone e facilitando l’individuazione precoce di coloro che devono essere avviati ai percorsi di prevenzione.
02/10/2012 18:10
Redazione