Ha 65 anno l'uomo, V.S. le iniziali, arrestato e tradotto nel carcere di Terni con la pesante accusa di abusi su minori, su almeno quattro bambini dai 9 ai 13 anni.
Bambini costretti a vedere materiale pornografico ed a subire abusi sessuali.
L'operazione è stata messa a segno qualche tempo fa dai carabinieri della stazione di Gubbio e Fossato di Vico con, in prima linea, il capitano Zago ed il maresciallo Zebi.
Il tutto è successo da qualche parte nell'eugubino – gualdese ma la zona viene mantenuta segreta dalle forze dell'ordine per tutelare la privacy dei minori coinvolti.
Il Gip Claudiani ha convalidato l'arresto ed intanto i carabinieri stanno lavorando su degli indizi che vorrebbero altre persone della provincia di Ancona e Arezzo coinvolte, in qualche modo, in questa terribile storia.
Tutto è nato da delle indiscrezioni fatte sapere all'Arma su uno strano giro di bambini nei pressi del capannone di proprietà del 65enne (l'uomo è in pensione per invalidità civile, vanta lontani e brevi trascorsi nelle forze di polizia ed attualmente faceva, per passione, il rigattiere).
E' così scattata una prima fase di osservazioni e pedinamenti da parte dei carabinieri che, avvalorata la fondatezza della tesi, hanno chiesto l'ok per intercettazioni telefoniche, audio e video del capannone al sostituto procuratore Valentina Manuali.
Si è così scoperto che l'uomo, approffittando dello stato di bisogno di una famiglia da poco trasferitasi nei pressi dell'abitazione, in cambio di piccoli regali e qualche spicciolo, costringeva i due bambini di età compresa tra i 9 ed i 13 anni, di ambo i sessi, a subire abusi sessuali.
Dalle intercettazioni si è scoperto che sono almeno quattro i minori coinvolti che si recavano nel capannone quasi quotidianamente sotto la proposta di una regalo come macchine fotografiche, macchinine, caramelle, soldi per la merenda.
Abusi che si sono protratti nel tempo tanto che i piccoli, completamente soggiogati psicologicamente, erano indotti a chiudere le finestre e la porta ormai in automatico, dopo aver ricevuto i regali. Il tutto nel locale sotto l'abitazione dove risiede la famiglia del mostro. Così, nel corso di un'appostamento, i carabinieri sono entrati nel covo appena in tempo per mettere in sicurezza un bambino che stava per essere abusato.
Ora si cerca di capire il coinvolgimento di altre persone intercettate nel capannone apparentemente per l'attività di rigattiere del mostro. Uomini arrivati dalle province di Arezzo ed Ancona. Si cerca anche nella vita di amici stretti che potrebbero essersi macchiati dello stesso reato.
I bambini e le famiglie sono ora supportate psicologicamente da professionisti per provare ad uscire da questo incubo.
Un incubo alimentato, probabilmete, dalla povertà, economica e culturale, delle facile vittime.
La famiglia del mostro, una moglie, dei figli, non si sarebbero mai accorti di quanto accadeva al piano di sotto.
Indiscrezioni e qualche confidenza carpita sul territorio hanno indotto i Carabinieri della Compagnia di Gubbio a porre l’attenzione sul sessantacinquenne.
Nei confronti delle vittime c’è stato e c’è il massimo supporto da parte di tutte le istituzioni. È stato avviato infatti un programma di supporto psicologico per valutare eventuali disagi psichici causati dagli abusi subiti.
A coordinare le indagini il Sostituto Procuratore Valentina Manuali e a convalidare l’arresto è stato il G.I.P. dott. Claudiani.
Gubbio/Gualdo Tadino
23/07/2014 12:09
Redazione