Brutta avventura per due teenager dell'assisano, vittime di un raggiro che viaggia attraverso i social.
Tutto inizia con l'agganzio tramite social network di due ragazzi, attratti da un finta bionda dell'Est, occhi verdi e un bellissimo sorriso che prima chiede l'amicizia, poi chiede linvio di foto e video osè. Una volta ottenuto quanto voleva, scatta la trappola: ”Se non vuoi che tutti i tuoi amici social vedano le tue foto nude mandami 1500/2000 euro."
Il lavoro sinergico dei reparti dei Carabinieri di Assisi ha permesso in breve tempo di scoprire l’autore del reato, si tratta di un uomo, ghanese 26enne, incensurato residente in Emilia Romagna, che è stato prontamente deferito all’A.G. perugina.
Le ipotesi di reato di cui dovrà rispondere l’uomo sono tentata estorsione e diffusione illecita di video sessualmente espliciti, secondo la recente nuova normativa a tutela del web e dei social network.
Purtroppo, in entrambi i casi le foto sono state mandate ad una cerchia di amici social delle vittime; in quel momento i due ragazzi hanno deciso di denunciare l’accaduto.
I Carabinieri della Stazione di Giano dell’Umbria , invece, hanno arrestato in flagranza di reato per le ipotesi di reato di maltrattamenti in famiglia e tentate lesioni aggravate un 56 enne di origini laziali. A far scattare l’intervento dei militari è stata la richiesta di aiuto dell’ex moglie dell’uomo che si è presentato presso il negozio gestito dalla donna e, in evidente stato di agitazione, ha più volte minacciato di morte e tentato di aggredire fisicamente la malcapitata.
L’episodio è stato l’ennesimo di una serie di violenze fisiche e psicologiche che sono andate avanti per mesi, fino a quando, nello scorso mese di gennaio, la donna ha denunciato il tutto ai Carabinieri di Giano dell’Umbria.
I Carabinieri della Stazione di Spello, invece, hanno controllato un bar sito nel centro dopo aver notato all’interno del locale 5 persone intente a guardare la partita di calcio in televisione.
I militari hanno chiesto agli avventori di esibire i documenti identificativi e, come disciplinato dalla normativa attualmente in vigore, hanno sanzionato sia i presenti, sia il gestore, con l’ulteriore obbligo di chiusura del locale per 5 giorni.
Di tutta risposta, il proprietario del bar ha iniziato ad inveire con frasi ingiuriose e minacce. E' stato denunciato per le ipotesi di reato di oltraggio e minaccia a pubblico ufficiale.
Perugia
27/02/2021 11:30
Redazione