Al “Family day” di Roma anche le parrocchie di Gubbio

Sabato 12 maggio: è questa la data del Family day, la giornata della mobilitazione cattolica per la famiglia. Un happening dove sono attese almeno 100mila persone. Un'iniziativa concepita da alcune anime dell'associazionismo cattolico come momento di protesta per il ddl del governo sui Dico. I rappresentanti delle associazioni cattoliche - da Azione cattolica a Comunione e liberazione, dalle Acli a Rinnovamento nello Spirito, da Sant'Egidio ai Neocatecumenali - hanno anche approvato un manifesto a sostegno della famiglia. La Conferenza episcopale italiana ha dato via libera a preti e parroci di partecipare all'iniziativa ma stop ai vescovi. Proprio ieri infatti monsignor Giuseppe Betori segretario generale della Cei ha dichiarato che la parrocchia non è una realtà privata del clero, la partecipazione dei sacerdoti al Family Day dipende da come si organizzeranno al loro interno. E i parroci della diocesi di Gubbio lo stanno già facendo per verificare insieme all'ufficio pastorale della famiglia come essere presenti alla kermesse di Roma. Il 24 di aprile è previsto infatti un incontro dal quale si saprà quali parrocchie della diocesi andranno al family day e probabilmente anche quale sarà la posizione ufficiale di tutti e non solo del vescovo Ceccobelli da assumere in merito ai tanto contestati Dico. Don Cristoforo Tsiborski della parrochhia di Loreto ad esempio non andrà a Roma, dice, per motivi di tempo e sta ancora riflettendo ed elaborando sull'intera questione coppie di fatto, di certo non facile così come Don Armando Minelli parroco di Semonte. Anche per lui niente Roma, anche per lui fase di riflessione ed elaborazione. Per Don Mauro Salciarini invece la posizione da assumere è chiara. La legge, ha detto, ha sempre valore educativo, la legge forma la mentalità, se passasse una legge a favore dei Dico si legittimerebbe una consuetudine che farebbe apparire obsoleta la famiglia tradizionale ed i suoi valori.