La ASL 1 raggiunge un altro degli obiettivi che si era prefissata per il 2011 e dai primi giorni di dicembre all’ospedale di Gubbio - Gualdo Tadino raddoppiano le sedute di risonanza magnetica. Gli esami saranno effettuati la mattina e il pomeriggio, per cinque giorni alla settimana (dal lunedì al venerdì), con un sostanziale ampliamento dell'offerta sanitaria per gli utenti. L’incremento di quasi il 13% registrato dall’attività di RM nei primi dieci mesi 2011 (passando da 2.076 a 2.337 esami dello stesso periodo del 2010) ha determinato un miglioramento dei tempi di attesa per le RM muscolo-scheletriche (dai 33 giorni di inizio settembre ai 23 di inizio novembre), ma non ha influito positivamente sui tempi di attesa registrati nello stesso periodo per le prestazioni di RM per lo studio dell'encefalo e dell’addome. Per consentire l’ampliamento dell’offerta di prestazioni è stato quindi fatto un investimento in termini di risorse umane, che permetteranno, con l’incremento di 2 tecnici di radiologia e la stabilizzazione del personale medico, di portare a pieno regime l’attività di risonanza magnetica, un servizio di alta qualità che certamente consentirà di contenere le liste di attesa e di ridurre la mobilità passiva verso strutture esterne. “L’obiettivo - dichiara il direttore generale della ASL n. 1 Andrea Casciari - è quello di privilegiare la struttura pubblica, utilizzando nel modo più efficiente le attrezzature tecnologiche e le risorse umane presenti all’interno dell’azienda, con la finalità di garantire due elementi fondamentali: qualità e appropriatezza delle prestazioni erogate”. L'apparecchiatura utilizzata (RM PHILIPS ACHIEVA 1,5T), di recente acquisizione, è in grado di eseguire una vasta gamma di indagini diagnostiche. “Infatti - precisa Luciano Sordini, direttore della struttura complessa di radiologia - grazie ad un'elevata intensità del campo magnetico, può svolgere esami di tipo non invasivo in tutte le parti del corpo, evitando la somministrazione di raggi X. E' uno strumento dalle elevatissime potenzialità in campo neuro-radiologico, per lo studio dell'encefalo e della colonna vertebrale, in campo osteoarticolare, per esami di spalla, gomito, polso, anca, ginocchio e caviglia, e per indagini sull'addome e sul torace”. La nuova attrezzatura è collegata ad un sistema di gestione, archiviazione, lettura e trasferimento degli esami (PACS-RIS Picture Archiving and Communication System - Radiological Information System), grazie al quale è possibile acquisire ed archiviare immagini e referti radiologici in formato digitale rendendoli disponibili, quando necessario, presso i diversi ospedali dell'ASL 1. I medici specialisti possono quindi esaminare agevolmente tutti gli esami diagnostici precedentemente effettuati da ciascun paziente, anche in sedi diverse, mentre ai cittadini sono consegnati oltre al referto le immagini su cd. Il tutto con un notevole incremento di qualità ed efficienza del servizio garantito ai pazienti. Tenendo conto che il contenimento dei tempi di attesa non dipende esclusivamente dalla quantità di prestazioni offerte ma anche dall’appropriatezza delle richieste, sono stati in parte definiti protocolli diagnostici, condivisi tra medico di base e specialista radiologo, che definiscono quali esami sono effettivamente necessari per raggiungere la diagnosi e quando è necessario e opportuno eseguirli. E' inoltre in fase di completamento la definizione concordata con i medici di medicina generale dei criteri di priorità, rispetto all’accesso alle prestazioni di RM, TC ed ecografia, con metodo R.A.O. (Raggruppamenti di Attesa Omogenei) che sarà applicata a partire dai primi mesi del 2012.
Gubbio/Gualdo Tadino
14/12/2011 11:38
Redazione