Per far funzionare l’alternanza il mondo della scuola ha bisogno delle imprese locali. Fatta la legge - la Renzi-Giannini che riforma l’alternanza scuola-lavoro - ora serve la concreta possibilità di renderla operativa. Anche in Umbria, dove oltre 7700 studenti delle terze classi delle scuole superiori umbre, sono “obbligati” da quest’anno a realizzare un percorso di alternanza scuola-lavoro.
Ospitato da Confindustria Umbria, il mondo della scuola ha incontrato quelle delle imprese e la cornice l’ha offerta il Convegno internazionale organizzato dall’Istituto tedesco Perugia in collaborazione con il Goethe-Institut.
Oltre duecento i partecipanti, provenienti da 14 scuole superiori umbre, con un ospite arrivato dalla Germania: il professor Michael Heister dell’Istituto federale per la formazione professionale. A molte domande ha dovuto rispondere il professore – membro di un gruppo di lavoro tecnico scientifico italo-tedesco operante sulla riforma - che a Perugia è venuto per spiegare il sistema duale tedesco. Un sistema, in realtà, più spendibile per l’apprendistato. Ma con spunti utili anche per la scuola.
E se quest’anno in Germania - dove la disoccupazione giovanile non supera il 7 per cento - l’offerta di posti per l’apprendistato nelle aziende supera la domanda di oltre 50mila unità, anche per le piccole imprese tedesche la formazione di giovani non è priva di oneri. Discorso diverso per le grandi aziende dove, dopo un anno e mezzo di apprendistato, “l’apprendista è già produttivo ed i costi sono ripagati”.
E in Italia, con un tessuto produttivo fatto di piccolissime aziende, le difficoltà sono ancora più evidenti. A ciò si aggiunge, per la scuola, un’altra difficoltà. Quella della non obbligatorietà dell’iscrizione al Registro nazionale per l’alternanza previsto dalla legge, che comunque non è gratuita, ha spiegato Paola Buonomo della Camera di Commercio di Perugia. Una fase difficile, questa anche per l’Ufficio scolastico regionale – ha dichiarato la professoressa Anna Pistoletti – che è ancora in attesa di un nuovo dirigente. A chiarire quali sono le competenze più apprezzate dal mondo delle imprese che hanno accolto sinora i ragazzi in alternanza, è stata la preside dell’Ite, Giovanna Carnevali: flessibilità, affidabilità, competenza ma anche puntualità e capacità di risolvere i problemi.
La conferma è arrivata anche da Vera Protz, di UmbraGroup, che ha spiegato come ogni anno i percorsi in alternanza vengano progettati insieme alle scuole con piena soddisfazione per scuola ed impresa. Grande entusiasmo ha suscitato il progetto del Goethe-Institut, Piazza Affari Tedesco - raccontato da Klaus Dorwarth del Goethe-Institut - che ha già riscosso quattro adesioni di scuole umbre su 20 nazionali. La sfida proposta è quella di far entrare gli studenti in aziende che operano in mercati di lingua tedesca e proporre strategie commerciali e di marketing e a volte addirittura nuovi prodotti. Sempre più richiesto è, infine, il tedesco nelle scuole umbre. Ed i dati sugli scambi commerciali tra Umbria e Germania, confermano le necessità da parte del mercato del lavoro di tale competenza linguistica.
Sono intervenuti al convegno anche Alberto Cari di Its Umbria, Francesco Zaganelli di Cantine Lungarotti, Patrizia Nini di Apiform e la professoressa Uliana Moretti che ha condiviso le positive esperienze in alternanza legate al progetto Unternehmen Deutsch.
Perugia
10/12/2015 10:30
Redazione