Anno santo dall'8 dicembre: campane a festa ad Assisi. Felice il card. Bassetti

Hanno suonato a festa le campane della Basilica di San Francesco ad Assisi dopo l'annuncio del Papa dell'Anno Santo straordinario dedicato alla misericordia. Alcuni frati della comunita' religiosa si sono subito raccolti in preghiera sulla tomba del Poverello. La Basilica Inferiore che la ospita e' rimasta aperta straordinariamente questa sera fino a mezzanotte come gia' previsto in occasione delle 24 ore di preghiera chiesta dal Papa. Sul sito della rivista San Francesco e' stato subito pubblicato il testo della Lettera a un ministro, con le parole dedicate alla misericordia dal patrono d'Italia. "E tutti i frati, che fossero a conoscenza del peccato di lui - scrisse il Poverello -, non gli facciano vergogna ne' dicano male di lui, ma ne abbiano grande misericordia e tengano assai segreto il peccato del loro fratello". "Che non ci sia alcun frate al mondo, che abbia peccato, quanto e' possibile peccare - aggiunse -, che, dopo aver visto i tuoi occhi, non se ne torni via senza il tuo perdono, se egli lo chiede". "E' una bella notizia. Su questi cardini Francesco ha impostato tutto il suo pontificato": cosi' l'arcivescovo di Perugia, cardinale Gualtiero Bassetti, parla dell'Anno santo straordinario indetto dal Papa e dedicato alla Misericordia. "Basta pensare - ha detto il porporato - al discorso d'inizio del Ministero di Francesco, quando ha fatto riferimento alla tenerezza di San Giuseppe che custodisce la Sacra Famiglia. Al potere inteso come servizio al popolo di Dio, specie ai piu' deboli, gli ultimi e i piccoli. E l'esercizio della misericordia e' richiamato anche da Giovanni XXIII nell'omelia di di inizio Concilio. E' significativo che l'Anno santo straordinario cominci l'8 dicembre, lo stesso giorno in cui nel 1965 si concluse quell'appuntamento". Il cardinale Bassetti ha poi ricordato come in Umbria ci sia, a Collevalenza, il Santuario dell'Amore misericordioso. "Il primo al mondo - ha aggiunto -, nato dall'intuizione forte di Madre Speranza. Noi vescovi dell' Umbria - ha concluso il cardinale Bassetti - sentiamo quindi moltissimo questa vocazione alla Misericordia".