Area Ex Merloni e Jobs Act, incontro con il sottosegretario De Vincenti

E' stata discussa in consiglio regionale l'interrogazione di Andrea Smacchi (Pd) sul "Decreto correttivo del Jobs Act e intendimenti della Giunta regionale relativamente all'individuazione delle Aree di crisi complessa", con particolare riferimento ai territori dei Comuni dell'accordo di programma ex Merloni e all'area Terni-Narni. Nell'illustrare l'atto Smacchi ha spiegato che “il 23 settembre il Consiglio dei ministri ha approvato un decreto che prevede tutta una serie di correttivi al Jobs Act. Siamo interessati all’integrazione salariale straordinaria per dodici mesi per i lavoratori delle imprese delle 'Aree di crisi industriale complessa', il cui trattamento si conclude dal primo luglio al 31 dicembre di quest’anno. Il Governo ha messo a disposizione risorse importanti proprio per dare la possibilità a queste persone che finiscono gli ammortizzatori sociali in questo periodo, di avere un ulteriore prolungamento di queste misure. Tra le nove aree di crisi individuate nella prima stesura del decreto non ve ne era nessuna in Umbria. Nella stesura definitiva il budget è passato da 85 a 216milioni di euro, con la possibilità di attivare altre due o tre aree: sarebbe importante inserire per l’Umbria l’area relativa ai comuni dell'accordo ex Merloni e l’area Terni-Narni”. L'assessore regionale Fabio Paparelli ha risposto spiegando che “il 16 settembre abbiamo chiesto al ministro di inserire l'area 'ex Merloni' tra quelli di 'crisi complessa' oltre che per quella Terni-Narni, su cui già pende una istanza di riconoscimento. La richiesta è stata riportata anche ai parlamentari umbri durante l'incontro sul terremoto. Ed è stata anche presentata una interrogazione parlamentare dal senatore Rossi. Domani è previsto un incontro, a cui parteciperò, alla presidenza del Consiglio dei ministri. Vedremo il sottosegretario De Vincenti e contiamo di avere risposte concrete”. Smacchi ha replicato invitando ad “evitare che aree particolarmente disagiate anche dal punto di vista occupazionale, come quella dell’Appennino e quella di Terni-Narni, possano subire dei contraccolpi dal non inserimento nell’ambito di questo decreto. Per quanto riguarda i due bandi, del 'Piano del lavoro', ci risulta che alcune aziende ne siano rimaste escluse per esaurimento delle risorse stanziate. Si tratta di progetti importanti per il rilancio economico del nostro territorio, bisognerebbe fare un approfondimento e cercare di garantire altri fondi”