Arresti Gubbio: aspettando il Riesame

Sono ore di attesa per le famiglie eugubine coinvolte dall’inchiesta Trust della Procura di Perugia. Domani alle 9 si riunirà il collegio giudicante del Tribunale del Riesame in via XIV settembre a Perugia presieduto dal giudice Nicla Flavia Restivo, giudice a latere Marco Verola, che esaminerà le richieste di revoca delle misure restrittive nei confronti dell’ex sindaco Orfeo Goracci e dei suoi assessori Maria Cristina Ercoli, Lucio Panfili e Graziano Cappannelli ancora in carcere a Capanne, così come nei confronti dell’ex presidente del consiglio Antonella Stocchi, dell’ex assessore Marino Cernicchi e dei dipendenti comunali Nadia Ercoli e Lucia Cecili. Intanto sono circa 700 le firme di solidarietà per i nove indagati raccolte tra sabato e domenica in Piazza 40 Martiri: a renderlo noto è l’apposito Comitato cittadino. Firme che chiedono - fanno sapere i promotori - "giustizia non gogna mediatica per gli indagati e solidarietà umana, vicinanza al dolore di famiglie che si sono viste strappare all’improvviso i propri cari. Molti – scrivono dal comitato - si sono fermati con noi dopo aver apposto la firma per avere notizie di chi è in carcere e per confortare i familiari”.Preferisce invece non entrare nel merito della vicenda giudiziaria, aspettando l’esito dell’indagine in corso, la commissione Pari Opportunità di Gubbio che con l’assessore Michela Tinti firma una nota di risposta ad un articolo del blog del Corriere della Sera del 16 febbraio scorso in cui ci si domandava “dove erano le donne di Gubbio?”. Una domanda che la commissione definisce retorica e provocatoria. “Sappiamo tutti – si legge nella nota - dove sono le donne, ma anche gli uomini, quando si tratta di uscire allo scoperto, di denunciare abusi, di affrontare la realtà in cui si vive. Da sempre la Commissione si è battuta per contrastare tutti quei fenomeni che non garantiscono pari opportunità e democrazia”. Quanto alla vicenda giudiziaria, l’assessore e la commissione lanciano un richiamo alla riflessione, nella convinzione che da ogni momento di crisi e di lacerazione profonda possa nascere la possibilità di un cambiamento e di un miglioramento. La politica, nella vera accezione del termine “è – dicono - passione, senso di responsabilità, lungimiranza, un servizio da rendere nella trasparenza più assoluta e nel rispetto di tutti i cittadini”.