L’Assemblea di Confindustria Umbria, che si è riunita oggi venerdì 27 settembre al teatro Lyrick di Santa Maria degli Angeli, ha confermato il Presidente uscente Antonio Alunni alla guida degli industriali umbri per il biennio 2019-2021. Alla Vice Presidenza è stato eletto il Cavaliere del Lavoro Gianluigi Angelantoni. L’elezione è avvenuta nel corso della parte privata dell’Assemblea, riservata alle imprese associate, durante la quale è stato approvato il programma di attività del mandato. Nella successiva parte pubblica, aperta dalla relazione del Presidente Alunni, sono stati illustrati i risultati della ricerca “La Manifattura in Confindustria Umbria”, che analizza nel dettaglio i fattori e l’andamento delle aziende associate. Si è poi svolta la tavola rotonda sul tema “Come vincere la sfida dello sviluppo”, durante la quale alcuni importanti imprenditori italiani hanno portato la propria testimonianza. Si tratta di Alberto Bombassei, presidente Brembo, Alessandro Chiesi, responsabile Regione Europa Chiesi Farmaceutici, Edoardo Garrone, presidente Gruppo Erg e Andrea Tomat, presidente Gruppo Lotto-Stonefly. Ha coordinato gli interventi il giornalista Rai Giorgio Zanchini. È inoltre intervenuto il presidente dell’Istat Gian Carlo Blangiardo. È stato il Presidente di Confindustria, Vincenzo Boccia, a chiudere con il proprio intervento i lavori dell’Assemblea.
Alunni, nella sua relazione ha poi esplicato i punti che giudica essenziali per avere il favore degli industriali alle elezioni regionali. "La vera creazione di ricchezza in una Nazione è data dalle imprese – dice -. Se la ricchezza non è prodotta, essa non può neanche essere distribuita e redistribuita per le finalità sociali. Troppo spesso si dimentica questa verità fondamentale. Noi possiamo agire bene, creare posti di lavoro e ricchezza per tutti, soltanto se intorno all’impresa c’è una comprensione veritiera e diffusa della nostra missione e della nostra azione". Per creare questo contesto, il prossimo governo se vorrà essere, funzionale alla prosperità della nostra Regione, dovrà perseguire, alcune priorità. "La prima è quella di dare una identità chiara, netta e riconosciuta in Italia e nel mondo all’Umbria. Produrre in Umbria deve diventare un segno riconosciuto nel mondo di tutte le nostre eccellenza". La seconda priorità è quella "dotare la nostra Regione di infrastrutture alla pari delle altre regioni più avanzate dell’Italia". Seguono la formazione del capitale umano e la semplificazione normativa mentre la quinta priorità è l’innovazione, da incentivare concentrando le risorse della prossima programmazione europea. Poi ci sono l’agevolazione del credito, la valorizzazione della sanità privata e il rafforzare il processo di internazionalizzazione delle imprese.
Perugia
28/09/2019 10:23
Redazione