Assemblea Legislativa dell'Umbria stamane, in generale movimentata e con toni anche accesi in alcuni passaggi. All'ordine del giorno le interrogazioni a risposta immediata tra cui quelle sugli "Strumenti di sostegno per la formazione digitale del corpo docente", "le Misure volte al sostegno, alla sicurezza e all’implementazione dei servizi educativi per l’infanzia", ma anche "le misure a supporto delle imprese e dell’occupazione". Ad infiammare l'emiciclo, l'interrogazione dei consiglieri di opposizione con il portavoce del Pd Tommaso Bori sulle “Criticità e ritardi sul piano vaccinazioni della Regione Umbria”. Quest'ultimo ha evidenziato le problematiche sanitarie umbre: la presenza di focolai ospedalieri, il riscontro di varianti del virus, la carenza del personale ospedaliero, ma soprattutto il grande ritardo delle vaccinazioni. "Chi riesce a fare una vaccinazione capillare riesce per primo a ripartire" ha affermato Bori "ma l'Umbria è rimasta indietro. Siamo arenati alla prima fase ovvero alla vaccinazione degli operatori sanitari, mentre altre regioni hanno già terminato tale programma". A dare risposta, l'assessore regionale Luca Coletto "Il piano di vaccinazione è stato redatto sulla base e con i target di quello nazionale. Lo stesso è iniziato in maniera ottimale e l'Umbria è quinta per tasso di somministrazione dei sieri. Se ci sono ritardi è a causa dell'arrivo delle dosi. Senza cronologie delle consegne non si riesce a programmare le vaccinazioni". Attese alla luce delle critiche e degli attacchi anche in seno alla stessa maggioranza, le comunicazioni della Presidente della Giunta Donatella Tesei. "Mi fido della scienza [...] Ho a cuore tutti gli umbri e so che sono chiamati ad un ennesimo sacrificio importantissimo" ha affermato la governatrice che ripercorrendo le tappe dell'evoluzione epidemiologica, facendo il punto sugli interventi da realizzare entro i prossimi 15 giorni, non ha esitato con velata commozione, ad assumersi la responsabilità per le scelte fatte. Di ben diverso avviso sulla riuscita della gestione dell'emergenza l'opposizione con il portavoce Fabio Paparelli che in un crescendo di disapprovazione (partito dal sistema tracciamento in tilt passando dagli ospedali stremati, e arrivando alla critica per una logistica vaccinale sbandierata ma non messa in pratica, non senza punte di ironia definendo l'Umbria una regione "rossa ma di vergogna", ha tracciato un quadro di forte criticità affermando "ci troviamo in un nuovo lockdown: scuole, esercizi commerciali chiusi ed in crisi. Sindaci usati come scudi umani. Scelte restrittive dolorose, motivate dalla scusa di varianti, ma sappiamo che non è solo questo". Paparelli ha infatti continuato riferendosi alla giunta "Solo una parte della maggioranza ha compreso che è necessario voltare pagina. Avete rifiutato il confronto con noi e con gli attori sociali. Nonostante fin da marzo abbiamo proposto suggerimenti, rimasti inascoltati. Avete sottovalutato la seconda ondata, e non volete ammetterlo. Ammettere che avete sottovalutato i rischi sarebbe un buon inizio per cambiare rotta. E' necessario davvero cambiare di passo".
Nel tg e tg plus di questa sera, le dichiarazioni in sede d'assemblea.