Al Piccolo Teatro degli Instabili torna uno degli Artisti più importanti della scena teatrale contemporanea: Roberto Latini, con uno spettacolo destinato a rimanere nel cuore degli spettatori amanti del Teatro e della Poesia di Mariangela Gualtieri. L’attore e regista romano ripercorre in un susseguirsi di letture alcune delle composizioni più intense della poetessa cesenate, fondatrice del Teatro Valdoca, Mariangela Gualtieri.Un rito fatto di voce sola e di musica: è il corpo stesso di Latini a suonare quelle liriche che sanno di spiritualità suadente, di bellezza umana che si specchia nella bellezza della terra, di profumi soffusi, di amori spezzati, di nostalgie volute, d’imperturbabilità di Dio, di vegetazione che sospira leggera. Da “Ossicine”, “Voci tempestate”, “Sermone ai cuccioli della mia specie”, “So dare ferite perfette”, “Fuoco centrale”, “Paesaggio con fratello rotto”, alcune delle più belle confidenze della meravigliosa poetessa: un concerto poetico di parole, lucciole, tenerezze e incanti e quella capacità che hanno i poeti di stare nei silenzi intorno alle parole. Portare la poesia a teatro potrebbe sembrare una naturale evoluzione per la parola in rima; è invece, nei fatti, un'operazione complessa e sofisticata, entrambi aggettivi che ben si adattano anche a Roberto Latini e a Mariangela Gualtieri. Due strade che si sono incrociate più volte e che, tra i vari frutti, hanno portato alla nascita di questo spettacolo.