“L’obiettivo che ci siamo posti è di fare in modo che il Piano d’Ambito dei Rifiuti che andremo a costruire, con l’auspicio di approvarlo entro la fine dell’anno, sia compatibile dal punto di vista ambientale sotto tutti gli aspetti, dia piena attuazione alle indicazioni del Piano Regionale e sia pienamente condiviso con i soggetti che a diverso titolo sono interessati dalle sue previsioni”.
Il presidente dell’Ati 1 dell’Umbria Fernanda Cecchini inquadra così gli esiti della prima assemblea della Fase di Consultazione per la redazione del Piano d’Ambito dei Rifiuti che si è tenuta stamattina nella sala del Consiglio comunale di Città di Castello.
Alla presenza dei rappresentanti della Regione dell’Umbria, delle istituzioni pubbliche dell’Alta Umbria e dei territori confinanti, delle organizzazioni di categoria, delle agenzie ambientali, dei responsabili di Sogepu e dei membri dei comitati popolari interessati, è stato illustrato, sia sotto il profilo normativo, che delle previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti, il contesto nel quale verrà elaborata la Valutazione Ambientale Strategica (V.A.S.) per la definizione del Piano d’Ambito dei Rifiuti.
A dettagliare le caratteristiche e la fasi della Valutazione Ambientale Strategica è stato Alfredo Manzi (Servizio Valutazioni Ambientali della Regione dell'Umbria), che ha sottolineato la carica innovativa di una procedura che accompagna la predisposizione dei piani d’ambito dei rifiuti, consentendo un confronto in itinere con i soggetti coinvolti, anziché offrire una partecipazione ad elaborazione conclusa. “Come Regione – ha sottolineato - abbiamo dato indicazione agli Ati di coinvolgere fin dall’inizio non solo i soggetti competenti in materia, ma di allargare la partecipazione anche al pubblico, ovvero alle associazioni di categoria, ai sindacati, alle associazioni ambientaliste e ai comitati, con l’obiettivo di poter contare sulla segnalazione di tutte le esigenze e le problematiche rilevanti sotto il profilo ambientale che riguardano la predisposizione dei piani d’ambito”. Novanta saranno i giorni a disposizione per la Fase di Consultazione preliminare, cui seguiranno l’elaborazione del Piano d’Ambito, del Rapporto Ambientale e di una Sintesi non tecnica. Per la valutazione di questi documenti da parte dei soggetti pubblici verranno messi a disposizione altri 60 giorni, al termine dei quali scatterà il periodo di 90 giorni nel quale la Regione dell’Umbria dovrà fornire un parere motivato, cui seguiranno l’approvazione definitiva e la successiva pubblicazione del Piano d’Ambito.
Nel merito delle previsioni del Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti è entrato Andrea Monsignori (Servizio Qualità dell'Ambiente, Gestione Rifiuti, Cave e Attività Estrattive della Regione dell'Umbria), che ha fornito un quadro della situazione attuale, con le principali criticità e gli obiettivi indicati dalla Regione, partendo dal dato di una produzione dei rifiuti che continua a crescere e che nell’anno 2008, nonostante la contrazione dei consumi, si è attestata sulle 555mila tonnellate, di cui 75mila prodotte nell’Ati 1. Monsignori ha evidenziato come nell’Ati 1 si sia registrata nel 2008 una percentuale di raccolta differenziata del 31,5%, superiore alla media regionale, che è stata del 28,8%. “Pur aumentando raccolta differenziata non diminuisce la quantità di rifiuti in discarica, che nel 2008 è stata di 400mila tonnellate – ha rilevato – per questo l’obiettivo del piano è di andare ad una riduzione della produzione di rifiuti, con il contestuale aumento della raccolta differenziata domiciliare, che è fondamentale per arrivare ad un sistema di tariffazione puntuale, che preveda un corrispettivo fedele al servizio, effettivamente erogato. Gli obiettivi che ha individuato la Regione – ha aggiunto - sono del 50% di raccolta differenziata entro il 2010 e del 65% entro il 2013, quote che per l’Ati 1, con le esperienze di Città di Castello e Gubbio già oltre il 65% nelle aree servite dal porta a porta, sono pienamente raggiungibili, anche alla luce di un percorso di elaborazione del Piano d’Ambito che è più avanzato che nel resto della regione”.
A illustrare per sommi capi il documento preliminare per l’avvio della Valutazione Ambientale Strategica redatto dal Servizio Gestione Integrata Rifiuti Urbani dell’Ati 1 è stato il dirigente Pierpaolo Pieroni, che ha ribadito come l’elaborato costituisca una base di confronto per dare l’opportunità di offrire a tutti i soggetti interessati il proprio contributo. “Uno degli elementi fondamentali del Piano d’Ambito – ha sottolineato – sarà l’individuazione di una gestione integrata, dalla raccolta dei rifiuti, al trattamento, fino allo smaltimento, con unico soggetto al quale saranno affidate tutte le operazioni”. Pieroni ha anche evidenziato la scelta come Ati 1 di andare anche alla definizione preliminare di una ipotesi tariffaria comune per comune in relazione alla definizione dei rifiuti assimilati.
Il dibattito ha registrato gli interventi dell’assessore all’Ambiente del Comune di Umbertide Federico Ciarabelli (che ha ribadito l’impegno dell’amministrazione nella definizione del Piano d’Ambito anche attraverso il contributo del Forum di Agenda 21), del sindaco di Citerna Giuliana Falaschi (che ha chiesto il supporto costante della Regione agli sforzi dei piccoli comuni e le scelte necessarie in campo impiantistico), di Carlo Masciarri del Comitato Ambientale di Belladanza (che ha espresso scetticismo sulla concreta attuabilità delle previsioni del Piano Regionale dei Rifiuti e del Piano d’Ambito e contestato l’ampliamento della discarica), e di Silvia Bianchi del Nuovo Comitato di Belladanza (che ha espresso contrarietà alla scelta di ampliare la discarica e preannunciato l’invio alla Regione della proposta alternativa di gestione dell’impianto già presentata al Comune).
A conclusione del dibattito, l’assessore all'Ambiente del Comune di Città di Castello Massimo Massetti, che ha moderato l'assemblea, ha sottolineato la volontà di continuare l’analisi del Piano d’Ambito sotto tutti i profili, coinvolgendo quanto prima i Consigli comunali e le commissioni preposte e favorendo il dialogo con i cittadini.
Il presidente dell’Ati 1 Fernanda Cecchini ha invece rimarcato la determinazione a portare avanti un percorso di confronto approfondito e trasparente, con il contributo di tutti i comuni dell’Altotevere e dell’Alto Chiascio, per affrontare le questioni in campo e trovare le soluzioni che vadano nell’interesse dei cittadini.
21/01/2010 09:55
Redazione