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Ati 1: Regione, Comuni e la crisi economica

Incontro ieri a Fossato di Vico tra i sindaci dell’Alto Chiascio e la presidente della Regione per parlare di riforme e di futuro. Focus anche sul piano d’ambito dell’Ati 1.
La sfida delle riforme e del rilancio dello sviluppo economico in una stagione di tagli alle risorse pubbliche. E’ stato questo il tema principale della riunione dell’assemblea dell’Ambito Territoriale Integrato 1 dell’Umbria, che a Fossato di Vico ha visto i sindaci dei 14 Comuni dell’Alta Umbria confrontarsi con il presidente della giunta regionale Catiuscia Marini. L’incontro è servito a fare il punto sulle scelte strategiche della programmazione regionale per il 2011, con l’attenzione rivolta in particolare alle ricadute sui bilanci di Regione e Comuni dei minori trasferimenti decisi dal Governo centrale con l’ultima finanziaria, e a valutare modalità e tempi dell’operazione di riforma del sistema istituzionale umbro che sta portando avanti l’esecutivo regionale. “E’ stato un incontro molto positivo – ha commentato il presidente della giunta regionale Catiuscia Marini - nel quale abbiamo condiviso le strategie da attuare in vista della predisposizione dei bilanci per il 2011 e approfondito le questioni e le scelte che affronterà il Documento Annuale di Programmazione che sta predisponendo giunta regionale. Quella che stiamo attraversando – ha osservato la governatrice umbra – è una fase difficile per conti pubblici e finanza locale, di fronte alla quale la scelta è di accelerare alcuni processi di riforma e riorganizzazione istituzionale, come il superamento delle Comunità Montane e la nascita delle unioni di comuni, e di agire sulle leve della salvaguardia dei servizi primari per i cittadini e del rilancio dello sviluppo economico, attraverso la collaborazione tra Regione e amministrazioni locali”. Sul versante della riforma endoregionale, il presidente Marini dato conto delle recenti scelte dell’esecutivo su Ater e Azienda Unica dei Trasporti, mentre sul processo di riorganizzazione delle Comunità Montane ha invitato i sindaci al protagonismo utile a dare un contributo propositivo per la definizione di quelle unioni dei comuni che saranno chiamate a raccogliere le funzioni amministrative e gestionali dei dismessi enti montani. Al tavolo di confronto sono state sviscerate alcune questioni specifiche, dal Piano Casa agli investimenti per la riqualificazione urbana e per l’attenuazione del rischio idrogeologico, dalla spinta alla green-economy, alla semplificazione amministrativa e alla revisione della spesa pubblica. La governatrice umbra si è soffermata in particolare su tre partite strategiche: la rete dei servizi, a proposito della quale la determinazione dell’esecutivo regionale è quella di salvaguardare soprattutto gli ambiti della non autosufficienza, degli interventi per la prima infanzia e del welfare; le infrastrutture, con un’azione tesa al completamento dei cantieri per i quali sono già stati ottenuti finanziamenti, come la Perugia-Ancona, alla chiusura dell’iter progettuale per opere come la E78, all’avvio della realizzazione delle piastre logistiche; i rifiuti, con la sollecitazione alle amministrazioni locali ad una assunzione di responsabilità per incrementare la raccolta differenziata e ad approvare prima possibile il Piano d’Ambito. Sul tavolo è finita anche la situazione della Merloni, con l’aspettativa condivisa che i bandi internazionali portino ad un rilancio della produzione industriale e al mantenimento dell’occupazione, senza tralasciare, però, le opportunità offerte dall’accordo di programma. Insieme alla richiesta di un’attenzione costante alla situazione economica del comprensorio, i sindaci dell’Alta Umbria hanno affrontato con la presidente Marini alcune questioni particolari, come le problematiche della viabilità, dello sviluppo energetico e della gestione del parco di Monte Cucco. “Come amministratori dell’Alta Umbria – ha affermato il presidente dell’Ati 1 Giampiero Giulietti – vogliamo giocare un ruolo attivo e propositivo nelle scelte di riforma del sistema istituzionale regionale e dare impulso alle politiche di rilancio dell’economia locale, in un momento di difficoltà che non ha precedenti. Condividiamo la linea riformatrice dell’esecutivo, ma, all’interno delle scelte che verranno effettuate, è nostra intenzione valorizzare la specificità del territorio che rappresentiamo, nella partita del superamento delle Comunità Montane, come della riorganizzazione degli Ati. Sappiamo che ci aspetta una stagione complessa per le minori risorse disponibili – ha sottolineato Giulietti – siamo pronti però a lavorare insieme all’esecutivo regionale per garantire i servizi primari ai cittadini e le opportunità al mondo dell’impresa, dalle infrastrutture alle politiche di sviluppo”.

10/11/2010 15:43
Redazione
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