Avvelenamento da funghi: forse dovrà subìre trapianto di fegato la 30enne intossicata, ricoverata a Gubbio

Condizioni ancora gravi, seppur stabili. I due cugini ucraini di Città di Castello, un uomo e una donna trentenni, che nel pomeriggio di mercoledì scorso hanno raccolto funghi in un bosco del tifernate, restandone intossicati, sono tuttora sotto stretta osservazione. L’uomo è ricoverato presso il reparto di terapia intensiva dell’ospedale di Città di Castello, la donna presso il nosocomio di Branca. Il fungo mangiato è presumibilmente amanita phalloides, uno dei più pericolosi, che ha iniziato a manifestare i suoi effetti velenosi ieri mattina alle ore 10, ovvero 13 ore dopo l’assunzione del pasto, con forti dolori addominali. Per i due è scattato il ricovero nelle terapie intensive di Castello e Gubbio e ad oggi la situazione più critica sembra essere quella della donna ricoverata a Branca per la quale si profilerebbe un trapianto di fegato. L’ospedale dell’Alto Chiascio, infatti, ha già preso i contatti con il santa Maria della Misericordia di Perugia e con il centro trapianti che ha indicato la terapia da seguire in attesa del possibile intervento. Fondamentali sono le prossime 72 ore. Maggiori approfondimenti nel Trg Giorno delle ore 12.45 (in replica fino alle 14.30). Stasera vi ricordiamo anche lo speciale "Conoscere i funghi" a cura di Tommaso Bigi in onda su TRG dalle ore 21.30.